(Gianluigi Bacchetta) Il Sulcis, dal punto di vista biogeografico, ricade pienamente nella regione mediterranea e pi� in particolare nella subregione mediterraneo-occidentale. Il 75 % della flora � costituito infatti da piante mediterranee ed il 18 % da specie del Mediterraneo occidentale. La flora endemica, rappresenta l8 % del totale ed evidenzia una dominanza delle entit� sardo-corse (31 %) e di quelle sarde (29 %). Questi dati confermano che ci si trova nella provincia corologica ( la corologia � la scienza attraverso cui si definisce la distribuzione delle piante e degli animali sulla terra) sardo-corsa e pi� in particolare nella sub-provincia sarda.
Attualmente la flora del parco annovera 841 specie di cui 65 endemiche (specie il cui areale di distribuzione � molto ristretto e la cui diffusione risulta limitata). Tra queste le pi� rappresentative sono sicuramente lArmeria sulcitana Arrigoni (spillone del Sulcis), lo Helichrysum montelinasanum E. Schmid (elicriso del M.te Linas), il Salix arrigonii Brullo (salice di Arrigoni) e lOphrys x maremmae O. et E. Danesh nssp. woodii Corrias (ofride di Woodi). Lo spillone del Sulcis e lelicriso del M.te Linas sono caratteristici degli ambienti rupicoli delle cime pi� elevate, il salice di Arrigoni � diffuso lungo i torrenti e presso le sorgenti a tutte le quote, mentre lofride di Woodi � rarissima e localizzata solo nella valle di Gutturu Mannu. Interessanti per le splendide fioriture sono anche il Pancratium illyricum L. (giglio di Sardegna), il Crocus minimus DC. (zafferano minore), la Barbarea rupicola Moris (erba di S.ta Barbara sarda), la Genista corsica (Loisel.) DC. in Lam. et DC. (ginestra di corsica), lOphrys morisii (Martelli) So� in Keller et al. (ofride di Moris), il Bellium bellidioides L. (pratolina spatolata ) e il Verbascum conocarpum Moris (verbasco di Sardegna). Numerosissime sono poi le specie arboree o arbustive di interesse fitogeografico (la fitogeografia � la parte della corologia che riguarda i vegetali) o rare nellarea del parco. Tra le tante ricordiamo il Buxus balearica Lam. (bosso delle Baleari), il Taxus baccata L. (tasso), lIlex aquifolium L. (agrifoglio), lErica terminalis Salisb. (erica tirrenica), il Celtis australis L. (bagolaro), il Laurus nobilis L. (alloro) e il Vitex agnus-castus L. (agno-casto). Il bosso delle Baleari � noto solo per la localit� di Barbusi e tale stazione rappresenta la pi� orientale e lunica conosciuta per lItalia. Il tasso si rinviene nei canaloni del M.te Lattias e del M.te Santo di Pula, in quest'ultima localit� � presente anche lagrifoglio. Lungo i torrenti si possono trovare lerica tirrenica, il bagolaro o spaccasassi e lalloro, oltre allagno-casto conosciuto solo per il Rio di Chia. Le localit� dove � pi� facile ammirare queste specie sono quelle di P.ta Sebera, M.te Santo di Pula, P.ta sa Cresia, Calamixi, Scillaras, M.te Lattias, M.te Arcosu e M.te Tamara.
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