In questo sito no-profit illustrare ricette � semplice, non c'� alcun nesso commerciale; parlare di vini � invece differente, oltre a descrivere in modo analitico le caratteristiche organolettiche dei vini , quando verranno affrontati gli specifici abbinamenti delle ricette tradizionali con i nostri vini, si dovr� necessariamente fare "nome e cognome" dei singoli vini che verranno proposti. Ci� perch� non basta parlare di "cannonau" o di "vermentino" per identificare in modo univoco le caratteristiche del vino. Da uno stesso vitigno deriva un vino diverso a seconda del territorio di produzione ed a parit� di territorio in funzione delle ciclo tecnologico di vinificazione del produttore. Pertanto riferire il nome commerciale del vino e del suo produttore deriver� non da un intento pubblicitario ma da una necessit� di ordine pratico. L'impegno comunque � quello di dedicare l'attenzione a tutte le realt� produttive con particolare riguardo a quelle che si stanno distinguendo per la valorizzazione dei nostri vini in Italia e nel mondo.
Zone vitivinicole della Sardegna La vite in Sardegna � sempre stata una coltura ad alta diffusione, per quanto delimitata in aree di particolare vocazione. Le numerose tipologie dei vitigni sardi testimoniano le diverse culture susseguitesi nel tempo. Infatti la Sardegna, anche nel settore della vitivinicoltura ha avuto nell'antichit� l'influenza dei Fenici, dei Cartaginesi, dei Romani e degli Spagnoli. Dai luoghi pi� disparati vennero importati vitigni che nel corso dei secoli hanno assunto tali fisionomie da originare dei vini particolarmente tipici come la Vernaccia di Oristano ed il Cannonau di Sardegna. Nel frattempo � stata data anche una risposta alla crescente domanda di vini da tavola freschi e delicati, con il Vermentino di Gallura e di Sardegna, il Nuragus di Cagliari ed altri. Interessante la produzione di vini da dessert, prevista in quasi tutte le D.O.C., ottenuta dai vitigni moscato e malvasia e da altri, esclusivamente coltivati nell'isola. La viticoltura si � sviluppata soprattutto nelle zone litoranee, occupando la bassa collina e la pianura; infatti nelle aree interne, oltre al Campidano pochi sono i comuni con superfici vitate che superano i 500 ettari. Tra questi, comunque Oliena e Ierzu, due sottodenominazioni geografiche, unitamente a Capo Ferrato , del Cannonau di Sardegna. La suddivisione per zone vinicole � la seguente:
Importanti zone vitivinicole sono le colline della Trexenta, parte della Marmilla, dell'Iglesiente e del Sarrabus. Nelle regioni agrarie del Campidano di Cagliari, Serrenti e San Gavino, abbiamo la maggior concentrazione viticola della Sardegna e la presenza di numerose cantine cooperative di grosse dimensioni. In questa zona le vigne si estendono senza interruzione dai dintorni del capoluogo a Monastir, a Dolianova, a Serdiana a Mandas. I tre quinti del vigneto sardo sono in quest'ambiente climato-pedologico favorevole ad allevamenti intensivi. Qui � iniziata l'evoluzione viticola sarda, ispirata a concetti produttivi diversi dalla tradizione, per la produzione dei vini moderni. La litoranea del cagliaritano comprende le colline che costeggiano il mare di Iglesias, Sulcis, Capo Teulada, ad ovest e Capo Carbonara e Capo Ferrato ad est. Queste sono le zone pi� aride dell'isola, dove la fertilit� � bassa, ma anche qui, nelle aree meno difficili, la vite si � ben adattata. Suggestivo � il paesaggio viticolo delle isole di S. Antioco e San Pietro. Alcuni tra i vitigni pi� coltivati in Sardegna: BACCA ROSSA: bovale, bovale grande, cannonau, carignano, gir�, monica, pascale, sangiovese. BACCA BIANCA: chardonnay, malvasia di Sardegna, moscato bianco, nasco, nuragus, torbato, trebbiano toscano e romagnolo, vermentino.
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Isola
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