Pula e la costa del sud

Il territorio Flora e Vegetazione La Fauna


(di Gianluigi Bacchetta)

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Dal punto di vista geologico tutto il Sulcis e la Costa del Sud, in particolare, risultano estremamente interessanti, predominano le formazioni paleozoiche ed in particolare nella zona costiera compresa tra la torre di Bithia e Teulada si ritrovano rocce tra le pi� antiche della Sardegna risalenti al periodo Precambrico e Cambrico. Si tratta di porzioni di territorio che non sono state sommerse in tempi recenti e che generalmente hanno una et� compresa fra i 570-500 milioni di anni (periodo Cambro-Ordoviciano).

A partire da Punta Zavorra , in agro di Sarroch, si susseguono rocce vulcaniche  di natura andesitica (oligo-miocenica), depositi alluvionali quaternari come quelli della piana di Pula, mentre nel settore collinare e montano si alternano quarziti, metarenarie e leucograniti. Limitatamente poi all’area di Monte Padenteddu si possono osservare dei metacalcari alternati a delle vulcaniti e a rocce di natura granitica.

Dall’area di Pixinamanna sino a Domus de Maria il paesaggio � dominato quasi interamente dai graniti tardo-ercinici facenti parte del batolite sardo-corso. Tali morfologie a partire dalla frazione di Chia iniziano a cedere il passo alle formazioni precambriane di Bithia, agli ortogneiss di Monte Filau e Capo Spartivento e, nelle zone pi� interne di Punta Sebera e Monte Orbai, alle formazioni cambro-ordoviciane di Cabitza, Gonnesa e Nebida.

Infine, nella parte che da Porto Tramatzu giunge sino al Capo Teulada, si alternano splendide calette dominate da dune di origine eolica, come quelle di Porto Zafferano e Porto Scudo e falesie calcaree attribuite alla formazione di Gonnesa.

Le cime pi� importanti, procedendo in direzione est-ovest sono quelle di Punta Sa Cresia (864 m), Monte Padenteddu (777 m), Punta s’Olioni (854 m), Monte Orbai (688 m) e Punta Sebera (979 m).

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Panorama da Punta Sebera

Tra i corsi d’acqua vanno ricordati il Rio de Monti Nieddu e il Rio Mannu che, in localit� Sa Tuppa si uniscono per dare luogo al Rio di Pula. Meritano d’essere menzionati anche il Rio di Santa Margherita che raccoglie le acque dell’area di Pixinamanna, quello di Chia e il Rio Leonaxiu alla cui foce si trova la peschiera di Teulada.

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