Il frumento: Non dispongo di elementi che mi consentano di datare con esattezza l�introduzione del grano nella nostra terra, ma la conoscenza del frumento � documentata da almeno 9.000 anni. Si perde nella storia dei millenni che lentamente, inesorabilmente, ha levigato le rocce di granito, e le lave vulcaniche. Tanta era la
produzione e ottima la qualit�; Il nostro pane e la sua storia: Andando a curiosare tra le usanze di antiche civilt� di cui la nostra terra ha conosciuto il passaggio o ahim� dominazione�troviamo analoghe metodologie di lavorazione per la preparazione del pane , che ancora oggi, inossidabili, resistono al passare del tempo.Il pane pi� antico � "Su pistoccu", i cui ingredienti sono: la farina di frumento e l�acqua. Trae probabilmente le radici del nome nella storia di Roma, dove le antiche corporazioni di fornai erano chiamate "Pistores". Si tratta di un pane caratteristico, secco, usato cos� come nelle popolazioni e nelle cucine del Medio Oriente, a mo� di piatto. Secondo il territorio in cui � prodotto assume nomi diversi e varianti sia nella foggia sia nello spessore. I luoghi d�origine sono nel centro Sardegna, Ogliastra e Barbagia, ma diffusissimo oramai su tutto il territorio regionale. Abbiamo quindi "la carta da musica" sottilissima, schiacciata, di foggia rotonda, "su pani carasau" leggermente pi� consistente di forma tondeggiante o quadra. Questo tipo di pasta, tirata in sfoglia sottile, subisce sempre due infornature. Si cucina nel classico forno a campana in mattoni ed una volta raggiunta la cottura si divide per met� e s�inforna nuovamente, sino ad essiccazione totale. In epoca successiva si aggiunge la "spianata" sarda, di pasta morbida, molto simile come aspetto alla piadina romagnola. Successivamente il pane assume forme grandi e rotonde, "su civraxiu": la diversa lavorazione conferisce alla forma, un aspetto pi� o meno rigonfio secondo la tradizione del luogo in cui � prodotto; quasi a "pasta filante" nel "moddizzosu", pane tipico del Campidano, la cui caratteristica peculiare � la morbidezza della pasta e la consistenza notevole della crosta esterna. Il pane bianco, pane principe dei banchetti, "su kokkoi"� lavorato lungamente con la semola, sino a far diventare bianchissima la pasta, veniva ed � tuttora prodotto e consumato in occasioni di festivit� e di ricorrenze particolari. Questo pane � caratterizzato da una pasta fittissima, e dall�elaborazione delle forme, le pi� svariate, ottenute con sforbiciate, alle volte elaboratissime, praticate dalle mani di sapienti massaie. E� il pane principe! Accompagna le ricorrenze d�ogni singolo individuo ad onorare e festeggiare il suo percorso di vita .. dalla nascita alla morte.La dimensione di questo pane generalmente ci suggerisce l�evento che va ad onorare. E� pi� pregiato quanto pi� � piccolo, utilizzata in genere per festivit� religiose.Il pi� piccolo conosciuto nella nostra storia e lavorato anticamente dalle massaie � quello ad onore di Sant�Agata, (tradizione ormai in disuso) la cui forma � di piccoli chicchi. Generalmente si lanciava sui tetti, a protezione dei danni provocati dai fulmini e dalla grandine, accompagnato da una preghiera che invocava la protezione di Santa Barbara e San Giacomo.E� tuttora in uso distribuire "su kokkoi" alla fine delle messe in suffragio; viene in questa ricorrenza chiamato "su pani de�is animas" (il pane delle anime).Ancora il pane degli sposi, occasione in cui assume la forma di cerchi intrecciati talvolta con l�aggiunta di elementi quali, le fedi nuziali, od uccellini posati su ghirlande di fiori forgiati con la stessa pasta, e cuori confezionati con le uova al centro per le festivit� pasquali, e grappoli d�uva, casette, carretti e quanto la fantasia, la stagione e le festivit� popolari suggeriscono alla cultura popolare. I piccoli pupazzi e gli uccellini per tradizione si regalavano ai bimbi ad ogni cotta o il "Pan�e Saba", pane dolce confezionato con la sapa di mosto o "s�aqua�e meli" Da alimento principale, con l�aggiunta di� ingredienti �.diviene piatto unico, ricco di propriet� nutritive e gustosissima pietanza o contorno insostituibile nei tradizionali men�.Nella nostra tradizione compare il pane d�olive, di patate, di ricotta, di "gerdas", i ciccioli (sugna del maiale fritta per ottenere lo strutto) e quello di cipolla, ingredienti questi che lavorati insieme alla pasta del pane ne fanno un primo piatto di tutto rispetto.Con l�introduzione del pomodoro nel XVII secolo, pietanze quali "sa prazzira" (sorta di tortini) "de tamatta e perdingianu" (melanzane e pomodoro) e "de prisucci" (piselli) fanno la loro comparsa, seguita poi a ruota da "sa panara de anguiddas" (anguille) e di "pezz�e angioni" (carne d�agnello), pizze elaborate chiuse da una calotta superiore in pasta, "cucita" con un bordo decorativo a forma di treccia.Vedremo come il frumento diventa basilare nella nostra cucina, sotto forma di sfarinato, per la preparazione di paste semplicissime, quali "is malloreddus", gli gnocchi di semola, "sa fregula" (il couscous) �Tradizionali e particolari sono le paste farcite "Is culirgiones", fagottini ripieni di formaggi, verdure, ricotta, e patate, "is seadas" dolci a base di formaggio acidulato e miele. Nella rubrica "Le nostre ricette", verificheremo quanto l�elemento "pasta" sia presente nei piatti pi� caratteristici, dall�antipasto al dolce.. - Le nostre ricette col pane Il nostro viaggio gastronomico inizia da quest�elemento cos� antico e tradizionale, insostituibile nei banchetti, dai pi� frugali ai pi� sontuosi, con le ricette di pi� facile esecuzione. Eccovi un menu che prevede, dall�antipasto al dolce, l�ingrediente principe delle nostre tavole: il pane! "Su pani Guttiau" Ingredienti. Carta da musica, olio extra vergine d�oliva, sale, rametto di rosmarino. Preparazione. Si prepara con la "carta da musica" e si serve come accompagnamento agli antipasti, scaldato su piastra caldissima, cosparso d�olio extra vergine d�oliva mediante un rametto di rosmarino, di cui assume l�aroma; salare solo prima di consumare Pane "Pistoccu" con formaggio fresco arrosto ed olive conciate Altro antipasto caratteristico � "su pani carasau", carta da musica di spessore maggiore rispetto la tradizionale, su cui � adagiato del formaggio fresco arrostito sulla brace, contornato da olive sarde conciate col sale e rametti di finocchio selvatico. "Su pani Frattau" Ingredienti: (per una persona) Pane pistoccu, circa tre fogli pro capite, salsa di pomodoro semplice senza aromi, pecorino sardo grattugiato, un uovo, sale. Preparazione: Regola d�oro � servire immediatamente appena confezionato per evitare che il pane si rammollisca eccessivamente. Il consiglio � di preparare una porzione alla volta! Mettere sul fuoco una padella con dell�acqua salata e portala a lieve bollore. Immergere velocemente una sfoglia di pane divisa in quattro parti ed adagiare sul piatto di portata sovrapponendo leggermente; cospargere con salsa di pomodoro e spolverare col pecorino, continuare fino ad esaurire le porzioni di pane. Preparare un uovo in camicia nella stessa acqua in bollore, ritirarlo appena rappreso l�albume e disporlo sopra le sfoglie di pane condite. Il piatto � pronto ! Si consuma rompendo il tuorlo, spargendolo sulla "pasta", e arrotolando i fogli a mo� di salame. "Su Pani abbattiau" Ingredienti: Carta da musica, farina, latte, uovo, miele, olio d�oliva per la frittura, un pizzico di sale Preparazione: Preparare la pastella con la farina, il latte, un uovo, sale q.b.! Immergere velocemente dei tocchetti di carta da musica nella pastella. Friggere nell�olio ben caldo fino a perfetta doratura, sgocciolare, e disporre la frittura su un piatto di portata cospargendo di miele. "Su Pani Untiau" Ingredienti: Pane di media pezzatura, "civraxeddu", diviso per met� nel senso della larghezza, si segna la mollica in riquadri con una lama e si inforna sino a doratura della superficie. Preparazione: Appena levato dal forno ancora caldissimo si cosparge di strutto od olio d�oliva extra vergine, sale e pepe, si consuma caldissimo Spianata Mediterranea: Ingredienti: Una Spianata pro capite. Dei pomodori perini ben maturi e privati dei semi, formaggio pecorino fresco in sfogliette sottili, olive sarde, olio d�oliva extra vergine sale q.b.. Preparazione: Spezzettare i pomodori e disporli sulla superficie della spianata, abbondare nel pecorino, spargere un filo d�olio e salare quanto basta�questo piatto pu� essere consumato sia freddo con gli ingredienti a crudo, oppure passato in forno sino a sciogliere adeguatamente il formaggio.
"Mazzamurru" Ingredienti: Passata di pomodoro fresco, fette di pane raffermo, cipolla aglio, olio extra vergine, sale. Preparazione: Far soffriggere uno spicchio d�aglio in un cucchiaio d�olio, levarlo appena dorato, versare una cipolla finemente tritata e lasciare imbiondire, aggiungere un mestolo di brodo e contemporaneamente il passato di pomodoro, salare e lasciar cuocere pochi minuti; Aggiungere il pane raffermo in fette dello spessore di circa un cm., lasciar sobbollire ancora qualche minuto e riposare a fuoco spento finch� i sapori si compenetrino e si assorba il sugo. Servire nei piatti spolverando con abbondante pecorino.
Seguiteci nel prossimo itinerario gastronomico�ne faremo delle belle (e delle buone) Le ricette di prossima pubblicazione: Pan�e gerdas Pani de olia�s Prazzira de xipudda Prazzira de tammatta e perdingianu Prazzira de prisucci
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