RAPPORTO 2000
SU MAGIA ED ESOTERISMO IN ITALIA
 


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Alla presente alleghiamo il ns. consueto rapporto annuale su magia ed esoterismo in Italia (riportato anche su: www.antiplagio.org e http://isolasarda.com/antiplagio.htm), diviso quest'anno - in occasione di fine/inizio millennio - in due sezioni:

1) Rapporto su magia ed occultismo

2) Rapporto su sètte esoteriche e/o religiose

La pubblicazione coincide con una ns. petizione popolare - che uniamo in calce - già sottoscritta da oltre 16.000 persone, con la quale chiediamo alle autorità politiche la ridefinizione del reato di plagio, a 20 anni dalla nota sentenza della Corte Costituzionale che abolì il delitto in questione, suggerendo opportune modifiche (che non sono mai state apportate).

              

RAPPORTO  SU  MAGIA  ED  OCCULTISMO  IN  ITALIA  2000

PREMESSA

Fare il "mago" in Italia è vietato per Legge.
1) L'articolo 121 del T.U.L.P.S. cita: <<E' vietato il mestiere di ciarlatano>>.
2) L'art. 231 del relativo regolamento per l'esecuzione specifica: <<Sotto la denominazione di "mestiere di ciarlatano"... si comprende ogni attività diretta a speculare sull'altrui credulità o a sfruttare od alimentare l'altrui pregiudizio, come gli indovini, gli interpreti di sogni, i cartomanti, coloro che esercitano giochi di sortilegio, incantesimi, esorcismi o millantano o affettano in pubblico grande valentia nella propria arte o professione o magnificano ricette o specifici, cui attribuiscono virtù straordinarie o miracolose>>.
3) Il Decreto Legislativo n. 480 del 13 luglio 1994 ha aggravato le sanzioni previste: <<... pagamento di una somma da lire un milione a lire sei milioni>> (art. 3).
4) La Circolare del Ministero dell'Interno n. 559/LEG/200.112-bis del 3 ottobre 1994 ha invitato prefetti, commissari del Governo, questori ecc. ad applicare le sanzioni previste: <<per le infrazioni alle seguenti disposizioni del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza...>>, tra cui la: <<violazione al divieto di esercizio del mestiere di ciarlatano>>, e ad ordinare la cessazione dell'attività.
5) La norma in questione nel '95 è stata ribadita dalla Cassazione (sent. 5582): <<L'attività di "mago"... giuridicamente si inquadra nel mestiere di "ciarlatano", espressamente vietato dall'art. 121 ultimo comma T.U.L.P.S.>>.
Queste leggi e/o disposizioni nel nostro Paese non vengono fatte rispettare.

 

Inizio ns. attività: ottobre 1994

Segnalazioni ricevute da persone raggirate: 5.400

Contatti o segnalazioni ai ns. siti (www.antiplagio.org - http://isolasarda.com/antiplagio.htm) da 3/98: 20.000

“Maghi” in Italia, censiti dalla ns. associazione e reclamizzati: c. 6.000, di cui c. 2.000 su internet

“Maghi” in Italia, censiti dalla ns. associazione e non reclamizzati: c. 14.000

“Maghi” in Italia (totale): c. 20.000 (il 70% delle segnalazioni riguarda "maghi" non pubblicizzati)

Illeciti più frequenti:

evasione fiscale, circonvenzione d’incapace, truffa aggravata, esercizio abusivo della professione medica, abuso della credulità popolare, trattamento idoneo a sopprimere la coscienza o la volontà altrui, stato di incapacità procurato mediante violenza, violazione della privacy, pubblicità ingannevole.

Solo 4 persone su 100 sporgono denuncia - su 20.000 abusi all’anno, quindi, ne emergono solo 800:

per paura di ricatti, vergogna, ritorsioni ecc.

 

Età media cittadini coinvolti: 45 anni

Distinzione per sesso: donne 58%, uomini 42%

Titolo di studio: 39% lic. elementare, 46% lic. media, 15% diploma e/o laurea

 

Bambini e/o minori attratti dall’occultismo e vittime di abusi: 5% delle segnalazioni pervenute = 270

- che leggono pubblicazioni del settore: c. 30 su 100

tra i 6 e i 10 anni = 3%

tra gli 11 e i 14 = 8.5%

tra i 15 e i 17 = 19%

- che contattano siti “esoterici” su internet: 750 all’anno

 

Cittadini italiani che hanno rapporti con “maghi” e/o sètte: 8-9 milioni

Famiglie coinvolte: 4-5 milioni

Problemi dominanti: sentimentali, di salute, di lavoro

 

- Fatturato annuo del mondo dell’occulto: c. 6.000 miliardi di lit.

- Esborso singolo più consistente: 1 miliardo di lit. (prov. Torino)

- Evasione fiscale più rilevante, di un “mago”: 7 miliardi di lit. in 3 anni (Cagliari)

Evasione fiscale degli “operatori dell’occulto” dal 1990 al 1999: c. 25 mila miliardi di lire

Autorità informate: oltre 6.000

Indagini e procedimenti avviati: c. 3.500, comprese chiusure studi di “maghi” ed oltre 100 sentenze dell'Antitrust per pubblicità ingannevole

- Indagini in corso: c. 1.000

- Principali fonti di guadagno degli “operatori dell’occulto”: linee audiotel e/o chat line (144, 166, 002 ecc.), periodici del settore, Pagine Gialle (Seat), Pagine Utili, televisione, radio

 

Suddivisione numerica dei "maghi" per regioni:

Lombardia 1.010 - Piemonte 795 - Lazio 655 - E. Romagna 508 - Sicilia 431 - Toscana 428 - Campania 376 - Puglia 261 - Veneto 244 - Liguria 227 - Marche 211 - Sardegna 175 - Calabria 173 - Abruzzo 131 - Umbria 126 - Friuli V.G. 90 - Basilicata 71 - Molise 52 - Trentino A.A. 39 - Valle D’Aosta 33

 

Suddivisione numerica percentuale, per aree geografiche

Nord: c. 49%  -  Centro: c. 21%  -  Sud e Isole: c. 30%

 

Per ulteriori delucidazioni siamo a disposizione al numero telefonico 0338/8385999. Grazie.

 

Roma, 11/2000

 

RAPPORTO  SULLE  SETTE  ESOTERICHE  E  RELIGIOSE  IN  ITALIA  2000

(l'introduzione al "Rapporto Antiplagio 2000" è tratta dal più ampio "Rapporto Guyard", scaturito dalla Commissione Parlamentare francese che nel 1995 ha condotto una approfondita ricerca sul fenomeno settario in Francia. Il "Rapporto Guyard" può essere consultato in lingua originale sul sito
dell'Assemblea Nazionale:
http://www.assemblee-nat.fr/2/cenq/rap-enq/r2468.htm . Il testo integrale, tradotto in italiano, è consultabile sul sito "Allarme Scientology": http://xenu.com-it.net/txt/guyard.htm )

INTRODUZIONE

Oggigiorno il termine "setta" fa riferimento a minoranze religiose o movimenti pseudo-religiosi di recente apparizione, secessionisti o meno. Gruppi che mirano ad operazioni di destabilizzazione mentale allo scopo di ottenere dai loro seguaci un'obbedienza incondizionata, riduzione dello spirito critico, rottura con le referenze comunemente accettate (etiche, scientifiche, civiche, educative), e che implicano pericoli per la libertà personale, la salute, l'educazione e le istituzioni democratiche. Tali gruppi usano maschere filosofiche, religiose o terapeutiche per dissimulare i loro obiettivi e influenzare e sfruttare i seguaci.

 

Volendo differenziare tra legittimità e "zona di pericolo", distinguiamo:

- Libera associazione o gruppo coercitivo

- Convinzione o certezza assoluta

- Impegno o fanatismo

- Prestigio del capo o culto del guru

- Decisioni volontarie o scelte completamente indotte

- Ricerca di alternative (culturali, morali, ideologiche) o rottura con i valori della società

- Appartenenza leale al gruppo o obbedienza incondizionata

- Abile persuasione o manipolazione programmata

 

Tra gli indicatori che invitano a considerare setta un movimento che si presenta come religione, vi sono:

- Destabilizzazione mentale

- Carattere esorbitante delle richieste finanziarie

- Isolamento dalla società

- Pericoli per la salute fisica

- Arruolamento di minori

- Linguaggio antisociale in forma più o meno accentuata

- Pericoli per l'ordine pubblico

- Rilevanza accordata alle dispute legali

- Tentativi di infiltrare le pubbliche autorità

 

Diventa urgente pertanto:

a) stimare i pericoli a cui individui e società vengono esposti;

b) stilare un rapporto sulle misure necessarie per contrastare tali pericoli;

c) proporre, se necessario, l'applicazione e/o l'adattamento delle norme in vigore, insieme alla ridefinizione del reato di plagio, così come richiesto dalla Corte Costituzionale nel lontano 1981.

 

Sono 2 i potenziali fattori che rendono possibile l'espansione del fenomeno settario:

- le sètte possiedono mezzi finanziari ingenti, posti al servizio delle loro attività di proselitismo;

- le sètte soddisfano bisogni significativi, sebbene espressi in modo indefinito.

 

Le tecniche di reclutamento delle sètte sono largamente note. Non si basano in alcun modo su un processo coercitivo - a differenza di certi metodi impiegati quando il seguace è meglio integrato all'interno della struttura settaria - e contemplano pratiche di "raccolta di consenso espresso". Le caratteristiche dei metodi di reclutamento spiegano la situazione paradossale del nuovo membro, che diviene vittima consenziente: oggi i percorsi psicologici dei futuri seguaci sono meglio conosciuti.

 

Gli argomenti propagandistici impiegati dalle sètte sono estremamente vari. Oltre al tema religioso, esistono:

Temi etici - I movimenti settari si presentano come difensori dell'etica.

Temi ecologici - Predicano l'isolamento dalle attività contemporanee e dalla vita economica e il ritorno al modo di vivere delle tribù indiane primitive.

Temi medici - Sostengono il carattere presumibilmente curabile di malattie per cui la diagnosi medica è estremamente riservata; o completano la medicina con cure palliative e/o omeopatiche, confondendo omeopatia e fitoterapia.

Temi culturali - Propongono conferenze, incontri e cicli di formazione.

Temi educativi - Sono collegati a scuole private che propongono insegnamenti di supporto e/o di correzione.

Temi riguardanti la trasformazione personale

Temi collegati al fiorire della sessualità

 

Gli strumenti di propaganda sono estremamente vari: sollecitazioni per strada o porta a porta, diffusione di riviste, pubblicità tramite esposizioni o stampa, conferenze, cicli di formazione ecc.

 

La prima fase di reclutamento è naturalmente quella della seduzione. Ha lo scopo di proporre un'alternativa tentatrice alle difficoltà della vita quotidiana. In ogni caso il reclutatore deve avere una buona capacità di percepire il sistema di riferimento di chi lo ascolta e le sue componenti emotive.

La seconda fase del reclutamento, una volta stabilite le presunte linee di affinità, consiste nel persuadere il futuro seguace della credibilità del linguaggio. L'obiettivo del reclutatore consiste nel fare in modo che l'ascoltatore passi gradualmente dal mondo reale a quello del credo, senza scatenare il fenomeno del rigetto.

La terza e ultima componente dei passi che conducono all'adesione è il fascino, generalmente ottenuto al momento dell'incontro con il nucleo centrale delle dinamiche settarie (risultati positivi di un test, assistere ad un rituale, incontrare il guru ecc.), che introdurrà il carattere magico nella relazione tra il futuro seguace e la setta, causerà l'irruzione dell'universo simbolico della stessa e condurrà al desiderio di impegnarsi.

 

Si può fare un certo parallelismo con le fasi della tossicodipendenza. I genitori dei tossicodipendenti pensano - e in un certo senso hanno ragione - che, senza l'orribile spacciatore, loro figlio sarebbe un angelo. Dimenticano però che, nel 90% dei casi, la strada che il loro ragazzo ha percorso è stata volontà sua: per poi cadere nelle braccia dello spacciatore. Non si dovrebbe escludere, quindi, la quota di volontarietà del seguace, che non è detto che sia uno sprovveduto da manipolare, ma potrebbe essere entrato quasi deliberatamente, ingannato dal messaggio non veritiero: in seguito, difatti, subentra la coercizione.

 

Le sètte non sono reti che cadono dall'alto sulle persone, ma nasse con esca entro cui ci si infila.

 

A proposito del loro potere finanziario è innegabile che un certo numero di sètte disponga di mezzi economici particolarmente significativi. Uno dei loro guru ha dichiarato, non senza un certo cinismo:

"Se si vuole veramente diventare milionari, il modo migliore è fondare la propria religione".

I capi setta, comunque, sostengono:

- che le loro risorse provengono da contributi volontari, versati dai fedeli per compensare certi servizi (religiosi o meno), dalla vendita di pubblicazioni e da donazioni di privati;

- che i loro conti sono approvati da studi contabili autorizzati e di solida reputazione;

- che si conformano alle richieste delle autorità fiscali.

Sta di fatto che l'ammontare dei contributi versati supera di gran lunga i servizi resi; e i seguaci, che spesso sono portati a versare alle sètte gran parte del loro reddito, si trovano addirittura coinvolti in debiti di proporzioni difficili da immaginare. In ogni caso, lo stile di vita dei leaders conduce a pensare che l'interesse personale degli stessi venga prima degli scopi religiosi, ufficialmente dichiarati, delle loro associazioni.

 

SUDDIVISIONE

Movimenti "new age"

Sotto questo nome sono raggruppate le organizzazioni che promuovono una corrente neo-spiritualista ed impiegano una varietà di tecniche al fine di porre in collegamento il fedele e l'assoluto. Le dottrine "new age", rese popolari da un grande numero di autori, si basano sull'idea che il mondo stia entrando in una nuova era, quella dell'acquario, che corrisponderebbe ad un nuovo risveglio spirituale, segnato da profondi mutamenti. Sono basate, pertanto, sul millenarismo. I sostenitori di queste dottrine puntano spesso a definire la loro religione come destinata a sostituire le religioni cristiane dell'era dei pesci (che a loro volta hanno soppiantato il mosaico di religioni dell'era dell'ariete e le religioni babilonesi dell'era del toro). E' una tendenza spirituale e filosofica "pigliatutto" importata dagli Stati Uniti alla metà degli anni '80, ed attualmente appare la numero uno nella competizione fra le sètte.

 

Movimenti "curativi"

Sono quelli che professano una modalità di cura non riconosciuta dalla scienza medica ufficiale. Il grado di pericolosità varia a seconda di quanto integrano o sostituiscono tecniche di maggiore spessore scientifico e nella misura in cui promuovono interazioni con ritrovati prescritti dai medici. I movimenti "curativi" e/o "di guarigione" e/o "di auto-guarigione" (reiki) sono estremamente variati. Il concetto di malattia viene rifiutato, così come quello di morte (= credenza nella reincarnazione): è l'intelligenza che crea la sofferenza e solo la fede in sé stessi la rimuove, non l'intervento di professionisti della salute. Occorre iniettare energia universale nell'organismo, liberando i canali di energia e tenendoli aperti, anche con la pratica della iperventilazione (che in realtà serve per generare stordimento e sottomissione). Reclutano adepti anche tra professionisti della salute, medici o paramedici o omeopati. Il dominio di componenti "curative" invade la maggioranza delle tendenze settarie, seguendo l'esempio "new age", fino a "prescrivere" il rifiuto della medicina ufficiale.

 

Movimenti "psicoanalitici"

Sviluppano varie tecniche pseudo-psicologiche applicate alla cura dei traumi inconsci. La tendenza "psicoanalitica", purtroppo, è al terzo posto (in un ipotetico podio già occupato dalla "new age" e dai movimenti "curativi"). Il danno causato alle vittime è particolarmente serio (rovina, pazzia, suicidio), poiché in questo tipo di sètte le tecniche di manipolazione mentale sono estremamente sofisticate.

 

Movimenti "satanici"

Riguardano pure alcune bands musicali e hanno in comune le pratiche spiritiche e il ritorno all'adorazione dell' "avversario" (Satana) della tradizione biblica, con un'abbondante demonologia di basso livello culturale e inesistente valore teologico. Ispirano timori che non devono essere presi alla leggera perché, sull'esempio dei "colleghi" USA e dei Paesi scandinavi, potrebbero abbandonare le loro attività folcloristiche per azioni criminali: profanazioni di cimiteri, traffico di droga, maltrattamento e uccisione di animali, reati di sangue…

 

Movimenti "apocalittici"

Predicono tutti un imminente cataclisma mondiale (come quelli già annunciati dai Testimoni di Geova per il 1874, 1914, 1925 e 1975), riferendosi sia all'Apocalisse del Nuovo Testamento che alle dottrine induiste dei cicli (reincarnazione e/o metempsicosi).

 

Movimenti "occulti"

Per occultismo si intende il credo nell'esistenza e nell'efficacia di pratiche (alchimia, astrologia, cartomanzia, chiromanzia, divinazione, magia, necromanzia, telepatia) che non sono riconosciute né dalla religione né dalla scienza e che richiederebbero una particolare iniziazione. L'esoterismo postula l'esistenza di una suprema tradizione dell'uomo  che può essere conosciuta solo attraverso un insegnamento "segreto".

 

Movimenti "evangelici", "di preghiera" e "pseudo-cattolici"

Sotto questi termini rinveniamo movimenti che, facendo riferimento alla tradizione cristiana (protestante e cattolica), si raccolgono attorno a persone (pastori, ex sacerdoti e sedicenti "catechisti") che sviluppano un atteggiamento da guru. Nel caso dei gruppi "pseudo-cattolici", le loro dottrine sono generalmente così lontane dalla teologia della Chiesa da essere escluse dalla sua comunione. Le tendenze "evangeliche", "pseudo-cattoliche" e "sincretiche", ad ogni modo, resistono abbastanza bene. Le "piccole chiese" dirette da falsi vescovi si stanno altresì mantenendo con l'uso caricaturale di rituali cattolici romani o orientali. Dall'altra parte i movimenti evangelici dominanti, spesso animati da autentici pastori, naufragati nel ruolo di guru, beneficiano sempre della libertà di prosperare ai loro margini, offerta dalle strutture protestanti ufficiali. I gruppi sincretici resistono invece con difficoltà alla vaghezza "new age". I gruppi di preghiera, infine, basano la loro attrattiva sulla spettacolarizzazione del sacro e del miracolistico e sulla discriminazione, per niente cristiana, nei confronti di chi non fa parte della loro cerchia.

 

Movimenti "alternativi"

Propongono una diversa organizzazione di circuiti economici, modelli produttivi, commercio mondiale, rapporti umani, aiuti umanitari (primariamente dedicati alle vittime di fame, guerre, malattie, catastrofi…), assistenza con promozione di progetti nel terzo mondo e studi intesi a contribuire alla ricerca sulle cause della povertà e della sofferenza. Inoltre vorrebbero sradicare la violenza ed eliminare le sofferenze personali, a mezzo dello sviluppo individuale e della trasformazione sociale. Questo movimento è incentrato su solidarietà, attività non-violente, non discriminazione, lotta ai monopòli, cooperative e auto-gestione.

Movimenti "neo-pagani"

Mentre dal punto di vista cristiano i pagani sono membri di popoli non raggiunti dalla predicazione cristiana, o che l'anno rifiutata, il concetto di neo-paganesimo rivive facendo riferimento a divinità differenti da quella biblica. I "neo-pagani" generalmente guardano alla mitologia celtica o scandinava, e anche all'animismo.

 

Movimenti "orientali"

Sotto questo gruppo viene compresa un'ampia diversità di movimenti che fanno riferimento a religioni e dottrine della metafisica orientale come Buddismo, Induismo e Taoismo.

 

Movimenti UFO

L'ufologia è la credenza in una pluralità di mondi abitati e nella realtà dei "visitatori dallo spazio". Alcuni di questi movimenti parlano superficialmente di rapporti fra extraterrestri, stigmatizzati, personaggi biblici, madonne che piangono ecc.

 

Movimenti "sincretici"

Sotto il termine "sincretico" si colloca l'insieme eterogeneo di movimenti che presentano una sintesi fra diverse religioni, comprese le primitive, e anche fra tradizioni orientali e occidentali.

                                                       

LA SITUAZIONE LEGALE NEL NOSTRO PAESE

Se le sentenze dei tribunali testimoniano molte illiceità commesse dalle sètte o da alcuni dei loro membri, in realtà forniscono solamente un resoconto incompleto dei loro molteplici pericoli. Sono stati osservati, per esempio, diversi casi di abuso della professione medica. Inoltre sono state pronunciate sentenze in riferimento alla violazione degli obblighi familiari, in particolare da parte di genitori, seguaci di sètte, riguardo i figli. Quando poi i fatti non sono apertamente biasimevoli, il giudice si astiene dal condannare direttamente i genitori-seguaci, ma rifiuta loro l'esercizio della patria potestà o della custodia. Le sètte inoltre, nel corso degli anni recenti, si sono rese colpevoli spesse volte di calunnia, diffamazione a mezzo stampa e violazione della privacy. Diverse decisioni giurisdizionali testimoniano, inoltre, la pratica assai frequente dell'evasione fiscale. Si pongono in evidenza, ancora, molteplici casi di truffa, frode ecc. Infine la giurisprudenza fornisce rapporti di molteplici violazioni delle leggi sul lavoro o sulla previdenza sociale.

Ovviamente non tutte le azioni biasimevoli commesse dalle sètte vengono sottoposte a giudizio. Ne siamo ben lontani. I giudizi richiedono, difatti, il sussistere di diverse condizioni spesso difficili da ottenere:

 

- è necessario, innanzitutto, che la persona che ha subito un danno ne sia cosciente. Per i seguaci, tuttavia, la regola che viene loro imposta dal guru è inevitabilmente buona;

- è necessario che il seguace prenda sufficiente distanza dalla setta, di solito mentre la sta lasciando, e soprattutto prenda coscienza;

- è necessario che la parte interessata decida di sporgere denuncia. Tuttavia questo passo è assai lontano dall'essere automatico: molti preferiscono "girare definitivamente pagina" su un periodo traumatico della loro vita; altri si affidano prontamente ad associazioni di difesa dei consumatori, ma non osano dare inizio a procedimenti per mancanza di fiducia o timore di rappresaglie. In ogni caso la prova dell'illecito, così come la responsabilità della sua istigazione, è difficile da portare, causa l' "originalità" dei reati settari: dove le vittime sono spesso (considerato il loro momentaneo assenso) veri e propri attori;

- è necessario che i fatti corrispondano ad una incriminazione prevista e sanzionata dalla legge; il che, per esempio, non è ovvio in casi di manipolazione mentale;

- è necessario, infine, qualora si giunga a giudizio, farlo rispettare: cosa che a volte incontra grandi difficoltà per la molteplicità dei mezzi che certi movimenti sono in grado di dispiegare (procedure dilazionatorie, pressioni di ogni tipo, auto-dissolvimento o, molto semplicemente, fuga all'estero).

 

E' ovvio quindi che i pericoli che certi movimenti settari rappresentano per l'individuo e per la società siano in realtà più numerosi, più diffusi e più gravi di quanto la sola lettura di sentenze di tribunale possa suggerire.

 

L'elenco riportato di seguito raggruppa i pericoli che il fenomeno settario presenta per gli individui da un lato, e per la società dall'altro.

Pericoli per l'individuo - Il primo di essi è la destabilizzazione mentale. Questa espressione va intesa come destabilizzare qualcuno allo scopo di assoggettarlo all'influenza di qualcun altro a mezzo di persuasione, manipolazione e/o mezzi materiali. Questa pratica è oltremodo insidiosa perché è priva di basi scientifiche ed è esercitata con il consenso della vittima, in modo progressivo. Certi procedimenti, d'altra parte, sono assolutamente più brutali. Operano, per esempio, al fine di indebolire l'individuo, imponendogli una disciplina assai rigorosa o comprimendo il suo spirito critico, con richieste di azioni ripetitive o preghiere, in modo da ottenere la sua completa obbedienza. Questi processi, a volte, possono portare i seguaci ad un avanzato stato di stanchezza patologica. Si nota inoltre, seppure più raramente, il ricorso a tecniche soporifere che si spingono fino all'ipnosi profonda o alla prescrizione di farmaci o alla somministrazione di droghe, permettendo alla setta di conseguire un autentico "stupro psicologico" del seguace. Sulla psiche delle persone a cui vengono applicate queste forme di destabilizzazione mentale si possono avere serie conseguenze come depressione, comportamento schizofrenico o grave stato di dipendenza. Certe sètte, inoltre, rivolgono ai loro seguaci richieste finanziarie esorbitanti. Di frequente viene posta in evidenza la rottura del seguace con il suo ambiente di origine. Questo è ovvio con le sètte che praticano la vita comunitaria. La rottura è più insidiosa, ma altrettanto reale, all'interno di sètte i cui seguaci continuano, apparentemente, a svolgere la loro normale vita familiare e sociale, ma il cui impegno li conduce gradualmente a cessare ogni reale relazione tra il mondo esterno e il movimento a cui appartengono. Ed è precisamente questo l'obiettivo che il leader della setta desidera ottenere, offrendo al seguace l'incentivo per dedicare più tempo possibile alla setta, con i suoi riti e le sue credenze: porre fine ad ogni contatto con chi potrebbe probabilmente insinuare dubbi nello spirito del seguace, risvegliare il suo senso critico e, infine, sviarlo dalla setta. Le pratiche di certe sètte minano l'integrità fisica dei seguaci. Può trattarsi di maltrattamenti, digiuni forzati, aggressioni, sequestri di persona, omissioni di soccorso, abusi della professione medica e violenze sessuali, anche a danno di minori.

 

Pericoli per la comunità - Per cominciare, certe sètte presentano un messaggio apertamente antisociale. Il fatto non è stupefacente: i movimenti che raccomandano pratiche contrarie alla legge e alla morale pubblica devono ben giustificarle; perciò spiegano spesso ai loro seguaci perché le leggi e la morale pubblica sono cattive, e che solo i principi della setta meritano di essere seguiti. Inoltre parecchie organizzazioni arrecano disturbo alla legalità. Tuttavia è opportuno specificare che i difficili rapporti con la giustizia di alcune di esse possono avere due facce: i procedimenti di cui sono oggetto a causa del carattere punibile o pregiudizievole delle loro azioni; le azioni che esse intraprendono nei confronti di persone che, secondo loro, danneggiano la loro immagine. Infatti la maggior parte delle persone che si esprimono pubblicamente sugli effetti negativi di certi movimenti settari vengono querelate per diffamazione.

Si rilevano anche diversi episodi di disturbo nell'economia: certe sètte, infatti, fanno ricorso a lavoro nero o a forme diverse di frode e truffa. Ultime, ma non meno allarmanti, sono le infiltrazioni o i tentativi di infiltrazione che determinati gruppi, sedicenti "religiosi", metterebbero in opera nel cuore dell'autorità pubblica e le loro connivenze con le organizzazioni criminali, considerata la mole di denaro "nero", e quindi incontrollato, di cui dispongono. In Italia, per esempio, esiste un'organizzazione di potere di cui fanno parte funzionari statali e pubblici ufficiali "invitati" a prestare un secondo giuramento: in caso di conflittualità, quale decideranno di violare o di tradire? Per tale motivo è indispensabile sensibilizzare il personale amministrativo responsabile, senza cadere nella paranoia, sulla necessità di dar prova di grande vigilanza; e per evitare, per lo meno, che a sètte e ad organizzazioni che rientrano in questo ambito vengano assegnati sussidi o contratti, per ignoranza sulla loro vera natura. Nessuna categoria sociale o professionale ne è esclusa; e se i giovani sembrano esserne i più colpiti, nelle sètte in realtà si trovano persone di tutte le età. A queste condizioni è significativo sapere se gli strumenti legali esistenti siano sufficienti per affrontarle e cosa la pubblica autorità può fare per meglio ostacolare certe derive.

Le risposte possibili sono:

1) gli strumenti del diritto esistenti non renderebbero possibile ostacolarle;

2) il sistema legale in vigore è adatto, ma incompleto; di conseguenza permette di affrontarle solo in parte;

3) forse le norme esistenti sono adeguate, tuttavia non vengono applicate in modo completo e soddisfacente.

 

La risposta a questi problemi, pertanto, passa attraverso un atteggiamento pragmatico, basato in primo luogo su un'ampia prevenzione, una migliore applicazione della legge e la modifica di alcuni punti del sistema legale, compresa la riformulazione del reato di plagio (così come richiesto, nel lontano 1981, dalla Consulta).

Al primo posto ci deve essere il rispetto per l'ordine e la legalità, vale a dire, in senso lato: pace, sicurezza, salute e moralità pubblica.

Al secondo il rispetto per la libertà e i diritti del prossimo, relativi a: elaborazioni-dati, schedature, privacy ecc. (considerato che le sètte, con l'espediente di indagini, sondaggi o test, inviano a seguaci o non-seguaci questionari contenenti richieste di informazioni relative a identità, residenza, professione, numero di telefono e personalità conosciute nei seguenti ambiti: politica mondiale, media, arti, legge e finanze).

Infine, al terzo posto, viene il rispetto per il principio di laicità, basato su un equilibrio tra libertà di coscienza, di incontro e di associazione e rispetto per la legge, l'ordine, la tutela dei diritti e delle libertà del prossimo e la laicità della Repubblica che, pur consentendo l'espressione di tutte le credenze, deve considerare e contrastare seriamente i pericoli da esse derivanti.

 

Occorrono regolamenti che, garantendo la libertà di religione, rendano possibile reprimere i soprusi. Se il movimento spirituale dispone dei mezzi legali per esistere e svilupparsi, la legge dovrebbe prevedere un significativo intervento che renda possibile sanzionare gli abusi perpetrati sotto la copertura dell'esercizio della libertà religiosa. L'associazione, da parte sua, dovrebbe dichiarare alla prefettura della provincia in cui ha registrato la sua sede legale, menzionando il titolo e l'oggetto dell'associazione, l'indirizzo della sua impresa e nome, professione, residenza e nazionalità della persona che, a titolo non specificato, è incaricata della sua amministrazione o della sua direzione. Inoltre dovrebbe allegare due copie dello statuto e rendere pubblica la costituzione dell'associazione, entro un mese, con un'inserzione in un albo ufficiale, contenente data della registrazione, titolo e oggetto dell'associazione, e indicazioni relative alla sede. Infine le sètte dovrebbero essere soggette a controlli del fisco e degli ispettorati del lavoro: controlli che potrebbero essere già messi in atto e che, stranamente, non lo sono. Se pertanto i movimenti spirituali beneficiano di numerose opzioni legali attraverso cui esprimersi, la legge deve rendere possibile la punibilità degli abusi.

 

Le norme vigenti in Italia permettono già di penalizzare le "derive" settarie

Per convincersi è sufficiente esaminare, per ogni genere di pericolo settario, i mezzi legali a disposizione delle vittime e delle autorità. L'elenco che segue contiene i reati commessi più frequentemente all'interno dei movimenti settari e la cui punibilità è già prevista dal nostro ordinamento.

 

- violenza carnale, anche a danno di minori (art. 519), corruzione di minorenni (art. 530);

- abbandono di minore (art. 591);

- violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570), inosservanza dell'obbligo dell'istruzione;

- ingiurie (art. 594 c.p.), molestie (art. 660);

- violenza privata (art. 610);

- induzione alla prostituzione (artt. 533 e 534), atti contrari alla pubblica decenza (art. 726);

- circonvenzione d'incapace (art. 643);

- stato di incapacità procurato mediante violenza (art. 613);

- trattamento idoneo a sopprimere la coscienza o la volontà altrui (art. 728);

- spaccio e/o somministrazione di sostanze stupefacenti (v. pagina seguente);

- esercizio abusivo della professione medica (art. 348);

- abuso della credulità popolare (art. 661);

- truffa e/o truffa aggravata (art. 540);

- usura (art. 644);

- sequestro di persona (art. 605);

- omissione di soccorso (art. 593);

- istigazione o aiuto al suicidio (art. 580);

 

Ogni violazione dovrebbe portare allo scioglimento di quei movimenti il cui comportamento risulti contrario alla legge e alla morale o i cui scopi siano in conflitto con l'integrità del territorio nazionale e con la Costituzione. Ma raramente si è fatto ricorso alle suddette sanzioni nell'ambito della lotta alle derive settarie. La legge italiana offre molteplici strumenti - più numerosi di quelli contenuti nell'elenco riportato - per evitare i diversi pericoli rappresentati da certi movimenti settari. Il problema, pertanto, non è riformare un sistema, quanto farlo valere con la necessaria determinazione.

 

I rischi nel riconoscere le sètte come religioni a tutto campo

Alcuni ritengono che sarebbe opportuno, senza dar vita a modalità specifiche, riconoscere i nuovi movimenti religiosi come religioni a tutto campo. Non si comprende, però, come sarebbe possibile riconoscere come religioni a tutto campo movimenti che, come un certo numero di sètte, non lavorano per un fine esclusivamente religioso, e presentano pratiche contrarie all'ordine pubblico, ai diritti e alla libertà del cittadino ed alla stessa Costituzione (es. art. 18: "Sono proibite le associazioni segrete…").

 

Il nostro Paese quindi, che è parte integrante dell'Unione Europea, dovrebbe tenere presente:

a) che con risoluzione del 22/5/1984, su azione comune degli Stati membri della Comunità europea, di fronte a diverse infrazioni alla legge compiute da recenti organizzazioni che operano al riparo della libertà religiosa, il Parlamento Europeo ha espresso consapevolezza "della preoccupazione che suscitano in taluni cittadini e famiglie della Comunità le attività di nuove organizzazioni che operano al riparo della libertà di religione, quando le loro pratiche ledono i diritti dell'uomo e del cittadino e pregiudicano la situazione sociale degli interessati";

b) che con raccomandazione del 5/2/1992, "relativa alle sètte e ai nuovi movimenti religiosi", il Parlamento Europeo ha proposto di raccogliere informazioni supplementari sulla natura e le attività delle sètte e dei nuovi movimenti religiosi;

c) che con altra risoluzione sulle sètte in Europa del 29/2/1996, il Parlamento Europeo - considerato che "talune sètte, operanti attraverso una rete trans-frontaliera all'interno dell'Unione europea, praticano attività di carattere illecito e criminale e commettono violazioni dei diritti dell'uomo" - ha invitato "i Governi degli Stati membri a non rendere automatica la concessione dello statuto religioso e a considerare, nel caso di sètte implicate in attività clandestine o criminali, l'opportunità di togliere loro lo statuto di comunità religiose, che conferisce vantaggi fiscali e una certa protezione giuridica";

d) che con ulteriore recente raccomandazione del 22/6/1999, il Parlamento Europeo ha ribadito la sua disamina critica, riguardo le "attività illegali delle sètte".

 

E invece in Italia ci troviamo di fronte a norme e proposte che eludono queste indicazioni, come nel caso della Legge Mancino del 26 aprile 1993, n. 122 (misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa); del disegno di legge n. 3947 (presentato il 3/7/1997), che permette intese con tutte le formazioni religiose senza controllo preventivo; e dello schema d'intesa del 21/1/2000, con cui il Consiglio dei Ministri ha approvato la regolamentazione dei rapporti tra Repubblica italiana e Testimoni di Geova (che considerano "satanico", cioè avversario, ogni singolo Stato), affinché possano accedere all'otto per mille.

 

Organizzare una campagna informativa per il pubblico, in particolare attraverso la tv

Sarebbe opportuno mettere al corrente l'intera opinione pubblica sui pericoli che certe sètte possono rappresentare. Infatti è importante che genitori e educatori siano informati: sensibilizzarli su questi problemi può influire sull'educazione che trasmettono ai loro figli e ai loro allievi. Tale informazione si dimostra necessaria anche per evitare che pubblici funzionari e privati, all'oscuro dell'attività dei movimenti settari, appoggino in buona fede associazioni dannose.

 

SOSTANZE STUPEFACENTI UTILIZZATE (ANCHE IN ITALIA) DA SETTE E/O GRUPPI RELIGIOSI (somministrate ad insaputa degli adepti)

Poiché santoni e guru non sono in grado, con le sole forze dello spirito, di trovare nella meditazione e nella preghiera gli elementi per incontrare la divinità ed allargare i consensi, si affidano ad un sussidio illusorio, il mito della droga, che libera le più recondite e fallaci assurdità della psiche, distruggendo non soltanto la propria mente e la propria vita, ma anche quelle degli altri (come riuscì molto bene a Carlos Castaneda). Non per niente nel linguaggio drogastico il "guru" è colui che guida un "viaggio" con LSD. Si spiega così come le medesime sostanze, con l'aumentare della quantità, possano risultare via via analgesiche, ipnotiche, allucinogene ed infine tossiche. L'introduzione in Italia e in Europa di vecchie e "nuove" droghe, provenienti più che altro dai Paesi del terzo e del quarto mondo, è dovuta in alcuni casi all'importazione di teorie e pratiche esoteriche che prevedono l'uso di determinate sostanze non solo per raggiungere l'estasi, la trance ecc., ma anche per permettere ai santoni di tenere sotto controllo i seguaci e sottometterli: "moderna" forma di schiavitù. Alcune delle 30 sostanze che seguono non sono ancora note al grande pubblico né alle autorità.

 

Aconito: cresce nell'area del mar Mediterraneo e determina un sensibile rallentamento cardiaco e ipotensione. Dà la sensazione di volare. La coscienza è lucida fino all'ultimo. Si applica sulla pelle, come un unguento.

Amanita muscaria (e amanita panterina): fungo velenoso coltivato nella penisola di Kamchatka. Provoca effetti allucinatori ed estasi, rallentamento del battito cardiaco, aumento di sudorazione e salivazione. Eliminato con le urine, conserva la sua attività fino a 5 passaggi. Per questo motivo taluni simpatizzanti "new age", anche nel nostro Paese, allo scopo di prolungare lo stato allucinatorio, invitano a berle.

Amys (o popper): nitrito di amile, distribuito in fiale, che può provocare flash, dopo inalazione o iniezione. Viene usato come eccitante sessuale. In alta Italia e in Svizzera è raffigurato, sui muri, con un omino dal cervello deconnesso, che indica un percorso.

Areca catechu: cresce nel sub continente indiano e nel sud-est asiatico. Abbinata ad altre erbe suscita euforia.

Ayahuasca: originaria del Perù, provoca allucinazioni e viene somministrata per scopi pseudo-divinatori o telepatici. Può generare gravi intossicazioni epatiche. E' usata dalla setta "Santo Daime" o "Unione dei Vegetali", presente anche in Italia. Il suo principio attivo è la banisterina.

Banisteria (detta telepatina): cresce nelle regioni tropicali e sub-tropicali del continente americano. Provoca la sensazione di essere dotati di facoltà extrasensoriali.

Belladonna: cresce in Europa e Asia. Produce eccitamento, delirio, vertigini, disturbi visivi e auditivi. Bufotenina: allucinogeno estratto dalla pelle di rospo e citato nel cosiddetto "breviario delle streghe".

Burundanga: polvere inodore e incolore estratta da un arbusto (borrachera), tipico dell'area tropicale andina (Colombia). Genera ipnosi chimica, annulla la volontà, provoca perdita di memoria ed è utilizzata nelle cerimonie religiose. Ogni anno almeno 6000 persone, a Bogotà,  finiscono all'ospedale a causa di questa droga. Viene fatta assumere alle donne per abusare di loro, senza che possano rendersene conto.

Claviceps: cagiona debolezza fisica, alterazioni visive, deliri e depersonalizzazione. Il suo principio attivo contiene LSD, utilizzato dalla setta buddista giapponese "Zen" (da cui "instant zen": stato allucinatorio istantaneo, senza meditazione) e, purtroppo, propagandato su internet dalla IFIF (International Foundation Intern Freedom): http://www.interverse.com/~leary/archives/text/Archives/Millbrook/IFIFApp.html

Coca: è estratta da una foglia omonima che cresce nelle Ande. Chi la consuma cerca energia, potenza e una forte dose di stimolazione sessuale. Può provocare deliri e allucinazioni e, a lungo andare, gravi problemi cardiaci. E' usata (oltre che dai cosiddetti "vip") all'interno di sètte di ispirazione orientale e "new age".

Cohoba: pianta in polvere allucinogena di Haiti, usata per le estasi nelle cerimonie religiose.

Corydalis: comune in Europa e in Canada, provoca catalessia e perdita dell'iniziativa motoria e della capacità di modificare una posizione.

Datura (o yerba del diablo): si trova sempre nel Messico e in Arizona. Suscita allucinazioni, estasi, effetti "magici" (nei cosiddetti "stregoni"), senso di forza e onnipotenza. In Ecuador viene data ai bambini "difficili" perché si crede che, dopo l'assunzione, gli spiriti degli antenati tornino a sedarli.

Ecstasy: anfetamina con allucinogeno. La sua larga diffusione in discoteca e la possibilità di produrla in la-boratorio l'hanno resa accessibile a tutti, anche se non si sa con precisione cosa contenga una cosiddetta "pa-sticca". Assunta per via orale, attiva le funzioni psichiche, generando parole fluenti e rapporti facili. Provoca dilatazione delle pupille, dimagrimento, schizofrenia, stati alterati di coscienza e gravi problemi cardiaci.

GHB: sostanza di laboratorio, chiamata anche "ecstasy liquida", priva di odore e colore e leggermente salata. Provoca ipnosi chimica e danni irreparabili agli organi interni. E' facilmente somministrabile con qualunque bevanda; se però viene assunta insieme ad altre droghe e/o all'alcool, costituisce un cocktail mortale. Ha effetti disibinitori e aumenta le prestazioni sessuali. Viene fatta assumere alle donne per abusare di loro senza che possano reagire. Effetti collaterali: vertigini, nausee e incontinenza. La sua formula, purtroppo, è riportata su internet: http://www.lycaeum.org/drugs/GHB/ghb-instructions.html

Ipomoea tricolor (e rivea corymbosa o yerba del serpiente): cresce anch'essa in Messico e provoca perdita di coscienza, depersonalizzazione, apatia e produzione di visioni.

Kat: erba dello Yemen e dell'Etiopia usata come allucinogeno e afrodisiaco.

Kawakawa: radice di pianta polinesiana, con effetti simili all'alcool ed alla marijuana. Provoca rilassamento, euforia e talora percezioni psichiche alterate.

Mandragora: radice afrodisiaca e velenosa, produce ebbrezza ed effetti narcotici. Chi dice che guarisce dalla sterilità afferma il falso.

Marijuana (e hashish): foglie e fiori di erba, seccati e trinciati, o resina estratta dalla stessa pianta. E' la più consumata nel mondo; provoca immaginazione, percezioni, distacco dalla realtà, disturbi della memoria e deficit immunitari.

Nymphaea ampla: vive in Messico e determina stati di trance con apparenti facoltà visionarie.

Orange mushrooms: fungo allucinogeno arancione.

Peganum harmala: pianta ornamentale presente in Russia, Francia, Spagna ed Egitto. Determina euforia, senso di leggerezza, allucinazioni, convulsioni e pseudo-predizioni. In Italia cresce spontaneamente solo nei dintorni di Cagliari.

Peyotl: nasce negli Stati Uniti e nel Messico. Produce ebbrezza, allucinazioni colorate, visioni terribili e riduzione del campo visivo. Dal peyotl si isola la mescalina, in grado di modificare la coscienza in maniera profonda. E' usata dalla setta "Chiesa di Cristo del Peyotl" che adora questa sostanza al posto dell'ostia.

Psylocibe: fungo "sacro" presente ancora in Messico, chiamato pure "teonanacatl". Determina allucinazioni, sensazione di volare, di chiaroveggenza e di trasmissione del pensiero.

STP: allucinogeno sintetico che provoca "viaggi cattivi", contrariamente a quanto affermato (cioè che sia stato inventato dagli angeli dell'inferno per produrre serenità e pace).

Stramonio: originario del mar Caspio, è ormai presente su tutte le sponde del Mediterraneo. Provoca gli stessi effetti della belladonna. E' detto "erba del diavolo" (come la datura).

Tabernanthe iboga: cresce nel Congo. E' utilizzata per combattere la fatica e ottenere l'estasi.

Volubilis: estratto allucinogeno di due piante rampicanti.

 

CONCLUSIONE

Difficile da definire e neppure facile da misurare, oltre che impossibile da afferrare nel suo insieme, il fenomeno settario non costituisce per questo una realtà meno tangibile nel mondo contemporaneo: espressione di molteplici movimenti spirituali, distinti dalle religioni tradizionali, caratterizzati da pratiche e credenze specifiche, è difatti strettamente collegato ai maggiori problemi sollevati dall'attuale società, considerato il declino delle religioni tradizionali, il cambiamento delle strutture familiari, la messa in discussione dei valori morali, la crisi politica, economica e sociale. In un certo qual modo ne è addirittura il riflesso. Se la sua diversità e complessità impedisce di rendere conto con precisione della sua evoluzione quantitativa e qualitativa, nell'ultimo decennio il fenomeno settario si è sviluppato a dismisura in Italia e all'estero, sia come numero di organizzazioni che di seguaci e di simpatizzanti.

Le informazioni e le testimonianze in ns. possesso non lasciano dubbi sul fatto che quanto portato alla luce dalla giustizia e dall'informazione costituisce soltanto uno sguardo parziale sui pericoli prospettati dalle sètte, che nei fatti sono più numerosi, vasti e seri. Ovviamente lo Stato non può permettere che nel suo seno si sviluppi ciò che, dopo attenta riflessione, è parte di un autentico flagello. Restare passivi sarebbe da irresponsabili, non solo verso chi ne è rimasto o ne è toccato, ma riguardo i principi democratici su cui si basa la nostra Repubblica. Il miglior modo per contrastare lo sviluppo delle sètte pericolose non deve essere di carattere eccezionale, sotto forma di una legislazione anti-sètte. La portata del nostro apparato legale non rende necessaria una legislazione specifica, che potrebbe un giorno essere utilizzata in uno spirito di limitazione della libertà di pensiero. La cosa essenziale, pertanto, è fare un uso corretto e completo delle disposizioni esistenti, visti i proclami dei nostri politici sull'educazione alla legalità e considerando che la loro applicazione sistematica e rigorosa in alcuni casi ha reso possibile lottare con efficacia. A questo scopo è necessario, in primo luogo, conoscere meglio - e pertanto istituire un osservatorio ad hoc - e, in modo particolare, far conoscere meglio il fenomeno e i pericoli che possono sorgere. Appaiono inoltre auspicabili alcuni aggiustamenti alla legislazione esistente, oltre la riformulazione del reato di plagio.

Infine è importante che gli ex seguaci possano ricevere aiuto, al fine di reintegrarsi nella società. La stesso aiuto dovrebbe essere garantito ad ex promotori e/o fondatori di sètte che volessero cambiare vita.

Anche se nel nostro Paese non ci sentiamo minacciati da episodi di violenza, tipo Waco (Texas), o da attentati come quello compiuto dalla setta Aum nella metropolitana di Tokyo, i germi di drammi di questo tipo e/o di fanatismo millenaristico sono presenti e la prevenzione, insieme all'applicazione delle norme esistenti, diventano essenziali, se non si vuole intervenire in ritardo, dopo aver assistito - impotenti - a qualche nuova inattesa tragedia, non escludendo episodi di giustizia privata: come è, qualche volta, desiderio dei familiari delle persone irretite.

 

A dimostrazione di quanto evidenziato, elenchiamo alcuni fatti di cronaca verificatisi negli ultimi due anni (98/99) in Italia, che confermano la pericolosità del fenomeno settario.

*Aprile ’98 - Torino, indagine dei carabinieri per violazione di sepolcro nel cimitero di Grugliasco e presumibili rituali “satanici”

*Maggio ’98 - Pescara, indagato dalla magistratura il “santone” Ernani B., già con precedenti penali, per circonvenzione d’incapace e truffa ai danni di una famiglia italiana residente in Svizzera: si era fatto dare, a più riprese, 600.000 franchi per “consulenze esoteriche” (in realtà i soldi servivano per finanziare una setta)

*Maggio ’98 - Genova, arrestato Donato Bilancia, l’autore dei delitti delle prostitute e degli omicidi sui treni, appassionato di magia e riti satanici (ingannato dai carabinieri che, con la scusa della lettura dei fondi di caffè, recuperati al bar, risalgono al suo Dna)

*Maggio ’98 - Cagliari, controlli da parte delle forze dell’ordine per cercare di individuare fantomatici individui che chiedono offerte, porta a porta, a nome di Padre Pio

*Agosto ’98 - La Spezia, indagini della polizia su alcuni resti di “messe nere” tra i ruderi di un castello

*Ottobre ’98 - Treviso, chiesti 7 anni di reclusione per un sedicente “prete guaritore” argentino (Ricardo J. Arganaraz) che ha chiesto 1 miliardo e 300 milioni di lit. a una “cliente” per "guarire" sorella e nipote malate

*Ottobre ’98 - Bologna, profanata una chiesa per eseguire una “messa nera”

*Ottobre ’98 - Foggia, omicidio Roccia, indagini su riti satanici, furti sacrileghi e sacrifici

*Ottobre ’98 - Foggia, denunciata setta dedita al culto della dea Iside che attira i giovani tramite lo spiritismo

*Ottobre '98 - Roma, don Claudio Gatti, fondatore del "Movimento Impegno e Testimonianza", incorre nella sospensione "latae sententiae" per decisione del cardinale Camillo Ruini; a tutti i membri della setta è fatto divieto di celebrare l'Eucarestia

*Novembre ’98 - Varese, profanata la chiesa di Cantello

*Novembre ’98 - Lecco, profanato il cimitero di Consonno

*Novembre ’98 - Modena, arrestate 7 persone per abusi sessuali, durante messe nere, ai danni di minori “sacrificati a Satana” (coinvolti anche i genitori) e associazione a delinquere, profanazione di cimiteri, vilipendio della religione

*Novembre ’98 - Modena, satanismo e pedofilia, la polizia indaga su internet

*Novembre ’98 - Vicenza, condannato a 16 mesi di reclusione ed a un risarcimento di 40 milioni di lit. il fondatore della setta “Astrum Argentium”, per aver abusato di cinque minorenni

*Dicembre ’98 - Padova, inizia il processo nei confronti del “santone” Gabriel Basmahdji (sedicente “ministro della chiesa ortodossa dei siriani d’Italia) per violenza carnale, atti di libidine violenta e sequestro di persona all’interno della sua comunità

*Dicembre ’98 - Genova, la polizia trova tracce di riti satanici ai Piani di Prà

*Dicembre ’98 - Bologna, scoperta e denunciata una nuova setta satanica

*Dicembre ’98 - Novara, scoperti rituali satanici su una statua di Gesù bambino

*Dicembre ’98 - Bari, donna Testimone di Geova muore, dopo aver dato alla luce un bambino privo di vita, perché il marito si oppone alla trasfusione di sangue

*Gennaio ’99 - Genova, profanato cimitero di Sampierdarena, scoperti riti necrofili e foto accanto a scheletri

*Febbraio ’99 - Pordenone, pretore ordina la trasfusione di sangue per un ragazzo di 17 anni in gravi condizioni di salute, figlio di Testimoni di Geova

*Febbraio ’99 - Roma, denunciata una sedicente “sensitiva, maestro-reiki” per aver organizzato seminari di auto-guarigione a pagamento (dal costo oscillante tra le 100 mila lit. e i 15 milioni) e sedute di psicanalisi, priva di alcun titolo specifico e senza rilasciare ricevute fiscali, coinvolgendo minori e handicappati

*Marzo ’99 - Cagliari, indagini della Digos su Scientology dopo il sucidio di un ragazzo di 20 anni

*Aprile ’99 - Cagliari, denunciata una “santona” di Dusseldorf e il fantomatico “Centro di Luce” (composto da soli cittadini stranieri) per aver messo in atto, senza competenze specifiche, pratiche di guarigione e rituali a pagamento, senza rilasciare ricevute fiscali

*Aprile ’99 - Firenze, 15 persone, ex Hare Krisna, occupano una scuola dell’associazione in attesa che il “guru”, che ha messo sù un ingente patrimonio privato, restituisca loro il denaro versato per fini "sociali"

*Maggio ’99 - Sassari, i carabinieri indagano su messe nere e satanisti dopo aver scoperto altari improvvisati, profanazioni sacrileghe, sacrifici di animali ecc.

*Luglio ’99 - Roma, in occasione della beatificazione di padre Pio i carabinieri trovano un ordigno vicino alle antenne di Radio Vaticana e scoprono in diverse grotte (dove vengono praticati riti satanici) scritte inneggianti il maligno e sangue di animali sgozzati

*Luglio ’99 - Roma, denunciata alla Procura della Repubblica un’associazione pseudo-religiosa che ha chiesto 800 milioni di lit. a un’adepta senza rilasciare ricevute fiscali

*Luglio ’99 - Reggio Calabria, denunciato all’autorità giudiziaria un sacerdote di San Benedetto del Tronto per aver irretito una ragazza di 30 anni, poi rinchiusa in convento: a ottobre la Procura richiede l’incidente probatorio e una visita psichiatrica della vittima

*Agosto ’99 - Milano, denunciato alla Procura e al Ministero della Sanità il “Centro Ricerche & Studi Psico-scientifici” che usa la tecnica del sogno guidato per chiedere denaro ai clienti senza rilasciare ricevute fiscali

*Agosto ’99 - Brescia, denunciata la società “Arcana Center” per aver approfittato dello stato di salute mentale di un anziano e aver chiesto continuamente somme di denaro, senza il rilascio delle ricevute fiscali

*Settembre ’99 - Roma, segnalati ai Ministeri dell’Interno e delle Comunicazioni due fantomatici gruppi (“Centro Dimensione X” e “Ordine Segreto delle Sacerdotesse di Helios”), che si pubblicizzano con annunci economici sui giornali alla ricerca di “adesioni femminili per il Giubileo”, e società che utilizzano le linee 166 per servizi di cartomanzia che, in realtà, sono solo servizi erotici che favoriscono la prostituzione

*Ottobre ’99 - Pistoia, denunciata alla magistratura una fantomatica cooperativa (“Cosmo”) che, facendo leva sulla religione e la tecnica del “love bombing” mette in vendita una piastrina “miracolosa”, senza rilasciare ricevute fiscali, grazie alla quale ha già messo da parte 400 milioni di lire

*Ottobre ’99 - Roma, la polizia, dopo la querela di un’ex adepta, denuncia 7 satanisti della setta “Burgum” per associazione a delinquere, truffa, violenze sessuali e maltrattamenti di animali

*Ottobre ’99 - Bari, arrestato per molestie un falso sacerdote che faceva esorcismi, collezionava teschi e foto porno e diceva di vedere la madonna

*Ottobre ’99 - Perugia, denunciata tale Ileana M., che sostiene di essere “mandata da Dio”, per aver preteso somme di denaro dai seguaci, senza rilasciare ricevute fiscali, con l'espediente di finanziare il suo gruppo

*Ottobre '99 - Roma, iniziato il processo ai responsabili della setta "Volontari della Carità"; descritti nei minimi particolari i rapporti sessuali di una falsa benefattrice con i minori che raggirava e sfruttava

*Ottobre ’99 - Cagliari, denunciata all’autorità giudiziaria e a vari Ministeri l’associazione di ispirazione orientale “Sahaja Yogis”, che mette in atto in tutta Italia cure di varia natura, anche per patologie gravi (priva di competenze e/o autorizzazione specifiche) e recluta adepti a pagamento, senza rilasciare ricevute fiscali

*Novembre '99 - Roma, 5 arresti, 17 avvisi di garanzia e perquisizioni in altre 7 città (Treviso, Milano, Torino, Lucca, Bologna, Rieti e Bari), nei confronti di un gruppo di satanisti, per associazione a delinquere, estorsione, truffa, violenze sessuali, maltrattamenti di animali e detenzione di droga per fini di spaccio

*Dicembre '99 - Firenze, in preda a un raptus, A.U. si scaglia contro le vetrate del Duomo di Firenze, rompendole, affermando di essere l'Anticristo

 

 

ALCUNI DATI STATISTICI

 

- Costo complessivo annuo sostenuto dagli italiani per il solo ingresso in un gruppo o in una setta:

50 miliardi di lit. (aumenta con i vari gradi di iniziazione)

 

- Segnalazioni giunte ai nostri recapiti in 6 anni di attività: c. 1200 (il 60% anonime)

 

- Sètte e/o gruppi “esoterici” in Italia, censiti dalla ns. associazione: c. 650

 

- In Europa: 1.100 (fonte Unione Europea-Televideo)

 

- Su internet (italiani e stranieri): c. 1.000

 

- Movimenti "religiosi" in Italia: c. 60

 

Suddivisione numerica (delle sètte e/o gruppi “esoterici), per regioni

Lombardia 104 - Lazio 73 - Piemonte 69 - Toscana 55 - E. Romagna 53 - Veneto 49 - Campania 43 - Liguria 35 - Sicilia 33 - Friuli V. G. 19 - Puglia 18 - Calabria 16 - Marche 15 - Umbria 13 - Sardegna 10 - Trentino A. A. 9 - Abruzzo 8 - Valle D’Aosta 4 - Molise 4 - Basilicata 1

 

Suddivisione numerica percentuale, per aree geografiche

Nord: c. 57%  -  Centro: c. 25%  -  Sud e Isole: c. 18%

 

Regioni da cui arrivano più segnalazioni: Lombardia, Lazio, Veneto, Piemonte, Sardegna

 

Città: Milano, Roma, Torino, Cagliari, Napoli

Solo 4 persone su 100 sporgono denuncia - su 5000 c. abusi all’anno, quindi, ne emergono solo 200 c.: per paura di minacce, ricatti, ritorsioni, vergogna ecc.

 

- Età media cittadini coinvolti: 45 anni

 

- Distinzione per sesso: donne 60%, uomini 40%

 

- Titolo di studio: 31% lic. elementare, 39% lic. media, 30% diploma e/o laurea

 

- Situazione tra gli studenti universitari: sondaggio del settimanale "Mai Dire Italia" (Ca): 1.500 intervistati

885 studenti hanno abbandonato gli studi;

circa il 96% - 849 - dichiara di essersi ritirato:

a) per aver trovato lavoro (425 studenti = 50% c.),

b) per le difficoltà incontrate nello studio (263 studenti = 31% c.),

c) per voler cambiare indirizzo (161 studenti = 19% c.).

 

Il 4% c. di essi (36 su 885) afferma inoltre di essersi ritirato per seguire dottrine e discipline "occultistico-esoteriche" e/o "new age". Distinzione per sessi: 13 donne, 23 uomini.

Oltre il 50% di coloro che si sono dedicati all'esoterismo (19) dichiara poi che negli ultimi due anni (prima dell'abbandono) non ha studiato né sostenuto alcun esame, perché impegnato all'interno di una sètta.

 

- Cittadini italiani che hanno rapporti con le sètte: 3-4 milioni

 

- Famiglie coinvolte: 1-2 milioni

 

- Problemi dominanti: sentimentali, di salute, economici, di lavoro e (solo marginalmente) spirituali

 

 

Per ulteriori delucidazioni siamo a disposizione al numero telefonico 0338/8385999.

Ringraziamo anticipatamente e cogliamo l'occasione per porgere cordiali saluti.

Roma, 11/2000                                                                       
per "Telefono Antiplagio": 0338/8385999
prof. Giovanni Panunzio (coord. naz.)

   

Comitato italiano di volontariato fondato nel 1994 senza scopo di lucro, autofinanziato,

sostenitore del progetto Educare alla legalità di LIBERA, Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie,

e dell' << Osservatorio Europeo sulla Legalità e la Questione Morale >>

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 Alla c.a. Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio, Presidenze di Camera dei Deputati

e Senato della Repubblica, Ministeri di Grazia e Giustizia, Interno, Pubblica Istruzione e Sanità

Oggetto: petizione popolare per la riformulazione del reato di plagio

Fino al 1981 esisteva in Italia nel codice penale l'articolo 603, riguardante il reato di plagio, che recitava: "Chiunque sottopone una persona al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione, è punito con la reclusione da 5 a 15 anni". Di tale articolo la Corte Costituzionale ha sancito l'incostituzionalità, con sentenza del 18 giugno 1981, ritenendolo impreciso ed indeterminato, ma non perché abbia inteso dichiarare inesistente un reato che esisteva. Il plagio in realtà non solo esisteva, ma continua ad esistere; ed oggi è perpetrato in maniera dilagante, nella certezza dell'impunità. Tant'è vero che la stessa Corte Costituzionale aveva raccomandato la ridefinizione dell'articolo 603.

Da allora sono trascorsi quasi 20 anni, senza che si sia provveduto a reinserire, con una formulazione più precisa e determinata, la configurazione del reato in questione. Questo vuoto di legge è servito, da una parte, a creare nella pubblica opinione la convinzione che il plagio non esista più; dall'altra a dare la possibilità ai manipolatori della mente umana di continuare ad usare e rafforzare le loro tecniche con tutta tranquillità, sapendo, con arrogante certezza, di non correre alcun rischio legale. Tutto ciò spiega il dilagare in Italia di attività, pericolose e devastanti per l'individuo, di singoli e/o organizzazioni di potere, anche mascherate da religioni, che con i loro sistemi ultra collaudati riescono a separare e distruggere le famiglie, allontanando  figli e genitori. E' da notare che il soggetto psicologicamente manipolato viene ridotto in uno stato di sudditanza psicologica tale da determinare l'alterazione di ogni suo comportamento: alterazione chiaramente visibile sia da parte dei familiari che da persone esterne alla famiglia che conoscono il soggetto.

Per arginare il diffondersi a macchia d'olio di tali drammatiche situazioni, per sostenere il primo e fondamentale diritto dell'uomo, cioè quello di essere mentalmente libero, per aiutare milioni di persone che non possono fruire di una legge che consenta loro di soccorrere il familiare-vittima, diventa particolarmente urgente colmare il vuoto legislativo esistente. D'altra parte esiste da anni uno schema di delega legislativa per l'emanazione di un nuovo codice penale che, all'articolo 61, riprevede il reato di plagio, configurandolo tra i delitti contro l'integrità psichica. Per tali motivi chiediamo che non si continui a trascurare un problema di vitale importanza, come quello evidenziato, che allo stato attuale investe gran parte della società e che, facendo scempio di tutti i valori morali, distrugge alla radice l'integrità dell'istituzione naturale per eccellenza: la famiglia.

Chiediamo che si provveda con la massima urgenza ad affrontare e superare la carenza legislativa in questione, che rende vani i principi fondamentali della Costituzione, tenendo presente che il plagio, per i danni irreversibili che produce, dovrebbe essere considerato alla stregua di malattia mentale e punito al pari dell'omicidio, così come avviene in altre nazioni.

 

Cagliari, ottobre 2000                                              per "Antiplagio", prof. Giovanni Panunzio (coord. naz.)

 

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