RAPPORTO
2000
Alla presente alleghiamo il ns. consueto rapporto annuale su
magia ed esoterismo in Italia (riportato anche su: www.antiplagio.org
e http://isolasarda.com/antiplagio.htm),
diviso quest'anno - in occasione di fine/inizio millennio - in due sezioni:
1)
Rapporto su magia ed occultismo
2) Rapporto su sètte
esoteriche e/o religiose
La pubblicazione coincide con una ns. petizione popolare -
che uniamo in calce - già sottoscritta da oltre 16.000 persone, con la
quale chiediamo alle autorità politiche la ridefinizione
del reato di plagio,
a 20 anni dalla nota sentenza della Corte Costituzionale che abolì il delitto
in questione, suggerendo opportune modifiche (che non sono mai state apportate).
RAPPORTO
SU MAGIA
ED OCCULTISMO
IN ITALIA
2000 PREMESSA Fare
il "mago" in Italia è vietato per Legge. Inizio
ns. attività: ottobre 1994 Segnalazioni
ricevute da persone raggirate: 5.400 Contatti
o segnalazioni ai ns. siti (www.antiplagio.org
- http://isolasarda.com/antiplagio.htm)
da 3/98: 20.000 “Maghi” in Italia, censiti
dalla ns. associazione e reclamizzati: c. 6.000,
di cui c. 2.000 su
internet
“Maghi”
in Italia,
censiti dalla ns. associazione e non reclamizzati: c. 14.000 “Maghi”
in Italia
(totale): c. 20.000 (il 70% delle segnalazioni riguarda "maghi"
non pubblicizzati)
Illeciti
più frequenti: evasione
fiscale, circonvenzione d’incapace, truffa aggravata, esercizio abusivo della
professione medica, abuso della credulità popolare, trattamento idoneo a
sopprimere la coscienza o la volontà altrui, stato di incapacità procurato
mediante violenza, violazione della privacy, pubblicità ingannevole. Solo
4 persone su 100 sporgono denuncia - su 20.000
abusi all’anno, quindi, ne emergono
solo 800: per
paura di ricatti, vergogna, ritorsioni ecc. Età
media cittadini coinvolti: 45 anni
Distinzione
per sesso: donne 58%, uomini
42%
Titolo
di studio: 39% lic. elementare, 46%
lic. media, 15% diploma e/o laurea
Bambini e/o minori attratti
dall’occultismo e vittime di abusi: 5% delle segnalazioni pervenute = 270
-
che leggono pubblicazioni del settore: c. 30 su 100
tra
i 6 e i 10 anni = 3%
tra
gli 11 e i 14 = 8.5%
tra
i 15 e i 17 = 19%
-
che contattano siti “esoterici” su internet: 750 all’anno
Cittadini
italiani che hanno rapporti con “maghi” e/o sètte: 8-9 milioni
Famiglie
coinvolte: 4-5 milioni
Problemi dominanti: sentimentali, di salute, di lavoro -
Fatturato annuo del mondo
dell’occulto: c. 6.000 miliardi di lit.
-
Esborso singolo più consistente: 1
miliardo di lit. (prov. Torino)
-
Evasione fiscale più rilevante, di un “mago”: 7 miliardi di lit. in 3 anni (Cagliari)
Evasione
fiscale degli “operatori dell’occulto” dal 1990 al 1999: c. 25 mila miliardi di lire
Autorità informate: oltre 6.000
Indagini
e procedimenti avviati: c. 3.500,
comprese chiusure studi di “maghi” ed oltre 100 sentenze
dell'Antitrust per pubblicità ingannevole - Indagini in corso: c. 1.000
- Principali
fonti di guadagno degli “operatori dell’occulto”: linee audiotel e/o chat
line (144, 166, 002 ecc.), periodici del settore, Pagine Gialle (Seat), Pagine
Utili, televisione, radio
Suddivisione numerica dei "maghi" per
regioni:
Lombardia
1.010 - Piemonte 795
- Lazio 655 - E. Romagna 508 - Sicilia
431 - Toscana 428 - Campania 376 - Puglia
261 - Veneto 244 - Liguria 227 - Marche
211 - Sardegna 175 - Calabria 173 - Abruzzo
131 - Umbria 126 - Friuli V.G. 90 - Basilicata
71 - Molise 52 - Trentino A.A. 39 - Valle
D’Aosta 33
Suddivisione numerica percentuale, per aree
geografiche
Nord:
c. 49% -
Centro: c. 21%
- Sud
e Isole: c. 30% Per ulteriori delucidazioni siamo a disposizione al
numero telefonico 0338/8385999. Grazie. Roma, 11/2000 RAPPORTO SULLE SETTE
ESOTERICHE E
RELIGIOSE IN
ITALIA 2000
(l'introduzione
al "Rapporto Antiplagio 2000" è tratta dal più ampio
"Rapporto Guyard",
scaturito dalla Commissione Parlamentare francese che nel
1995 ha condotto una approfondita
ricerca sul fenomeno settario in Francia.
Il "Rapporto Guyard" può
essere consultato in lingua originale sul sito INTRODUZIONE Oggigiorno il termine "setta" fa
riferimento a minoranze religiose o movimenti pseudo-religiosi di recente
apparizione, secessionisti o meno. Gruppi che mirano ad operazioni di
destabilizzazione mentale allo scopo di ottenere dai loro seguaci un'obbedienza
incondizionata, riduzione dello spirito critico, rottura con le referenze
comunemente accettate (etiche, scientifiche, civiche, educative), e che
implicano pericoli per la libertà personale, la salute, l'educazione e le
istituzioni democratiche. Tali gruppi usano maschere filosofiche, religiose o
terapeutiche per dissimulare i loro obiettivi e influenzare e sfruttare i
seguaci. Volendo differenziare tra legittimità e "zona
di pericolo", distinguiamo: - Libera associazione o gruppo coercitivo - Convinzione o certezza assoluta - Impegno o fanatismo - Prestigio del capo o culto del guru - Decisioni volontarie o scelte completamente indotte - Ricerca di alternative (culturali, morali,
ideologiche) o rottura con i valori della società - Appartenenza leale al gruppo o obbedienza
incondizionata - Abile persuasione o manipolazione programmata Tra gli indicatori che invitano a considerare setta
un movimento che si presenta come religione, vi sono: - Destabilizzazione mentale - Carattere esorbitante delle richieste finanziarie - Isolamento dalla società - Pericoli per la salute fisica - Arruolamento di minori - Linguaggio antisociale in forma più o meno
accentuata - Pericoli per l'ordine pubblico - Rilevanza accordata alle dispute legali - Tentativi di infiltrare le pubbliche autorità Diventa urgente pertanto: a) stimare
i pericoli a cui individui e società vengono esposti; b) stilare
un rapporto sulle misure necessarie per contrastare tali pericoli; c) proporre,
se necessario, l'applicazione e/o l'adattamento delle norme in vigore, insieme
alla ridefinizione del reato di plagio, così come richiesto dalla Corte
Costituzionale nel lontano 1981. Sono 2 i potenziali fattori che rendono possibile
l'espansione del fenomeno settario: - le sètte possiedono mezzi finanziari ingenti,
posti al servizio delle loro attività di proselitismo; - le sètte soddisfano bisogni significativi, sebbene
espressi in modo indefinito. Le tecniche di reclutamento delle sètte sono
largamente note. Non si basano in alcun modo su un processo coercitivo - a
differenza di certi metodi impiegati quando il seguace è meglio integrato
all'interno della struttura settaria - e contemplano pratiche di
"raccolta di consenso espresso". Le caratteristiche dei metodi di
reclutamento spiegano la situazione paradossale del nuovo membro, che diviene
vittima consenziente: oggi i percorsi psicologici dei futuri seguaci sono meglio
conosciuti. Gli argomenti propagandistici impiegati dalle sètte
sono estremamente vari. Oltre al tema religioso, esistono: Temi etici - I movimenti settari si presentano come difensori
dell'etica. Temi ecologici - Predicano l'isolamento dalle attività
contemporanee e dalla vita economica e il ritorno al modo di vivere delle tribù
indiane primitive. Temi medici - Sostengono il carattere presumibilmente curabile
di malattie per cui la diagnosi medica è estremamente riservata; o completano
la medicina con cure palliative e/o omeopatiche, confondendo omeopatia e
fitoterapia. Temi culturali - Propongono conferenze, incontri e cicli di
formazione. Temi educativi - Sono collegati a scuole private che
propongono insegnamenti di supporto e/o di correzione. Temi riguardanti la trasformazione personale Temi collegati al fiorire della sessualità Gli strumenti di propaganda sono estremamente vari:
sollecitazioni per strada o porta a porta, diffusione di riviste, pubblicità
tramite esposizioni o stampa, conferenze, cicli di formazione ecc. La prima
fase di reclutamento è naturalmente quella della seduzione. Ha lo scopo
di proporre un'alternativa tentatrice alle difficoltà della vita quotidiana. In
ogni caso il reclutatore deve avere una buona capacità di percepire il sistema
di riferimento di chi lo ascolta e le sue componenti emotive. La seconda
fase del reclutamento, una volta stabilite le presunte linee di affinità,
consiste nel persuadere il futuro seguace della credibilità del linguaggio.
L'obiettivo del reclutatore consiste nel fare in modo che l'ascoltatore passi
gradualmente dal mondo reale a quello del credo, senza scatenare il fenomeno del
rigetto. La terza
e ultima componente dei passi che conducono all'adesione è il fascino,
generalmente ottenuto al momento dell'incontro con il nucleo centrale delle
dinamiche settarie (risultati positivi di un test, assistere ad un rituale,
incontrare il guru ecc.), che introdurrà il carattere magico nella relazione
tra il futuro seguace e la setta, causerà l'irruzione dell'universo simbolico
della stessa e condurrà al desiderio di impegnarsi. Si può fare un certo parallelismo con le fasi della
tossicodipendenza. I genitori dei tossicodipendenti pensano - e in un certo
senso hanno ragione - che, senza l'orribile spacciatore, loro figlio sarebbe un
angelo. Dimenticano però che, nel 90% dei casi, la strada che il loro ragazzo
ha percorso è stata volontà sua: per poi cadere nelle braccia dello
spacciatore. Non si dovrebbe escludere, quindi, la quota di volontarietà del
seguace, che non è detto che sia uno sprovveduto da manipolare, ma potrebbe
essere entrato quasi deliberatamente, ingannato dal messaggio non veritiero: in
seguito, difatti, subentra la coercizione. Le sètte non sono reti che cadono dall'alto sulle
persone, ma nasse con esca entro cui ci si infila. A proposito del loro potere finanziario è
innegabile che un certo numero di sètte disponga di mezzi economici
particolarmente significativi. Uno dei loro guru ha dichiarato, non senza un
certo cinismo: "Se si vuole veramente diventare milionari, il
modo migliore è fondare la propria religione". I capi setta, comunque, sostengono: - che le loro risorse provengono da contributi
volontari, versati dai fedeli per compensare certi servizi (religiosi o meno),
dalla vendita di pubblicazioni e da donazioni di privati; - che i loro conti sono approvati da studi contabili
autorizzati e di solida reputazione; - che si conformano alle richieste delle autorità
fiscali. Sta di fatto che l'ammontare dei contributi versati
supera di gran lunga i servizi resi; e i seguaci, che spesso sono portati a
versare alle sètte gran parte del loro reddito, si trovano addirittura
coinvolti in debiti di proporzioni difficili da immaginare. In ogni caso, lo
stile di vita dei leaders conduce a pensare che l'interesse personale degli
stessi venga prima degli scopi religiosi, ufficialmente dichiarati, delle loro
associazioni. SUDDIVISIONE Movimenti
"new age" Sotto questo nome sono raggruppate le organizzazioni
che promuovono una corrente neo-spiritualista ed impiegano una varietà di
tecniche al fine di porre in collegamento il fedele e l'assoluto. Le dottrine
"new age", rese popolari da un grande numero di autori, si basano
sull'idea che il mondo stia entrando in una nuova era, quella dell'acquario, che
corrisponderebbe ad un nuovo risveglio spirituale, segnato da profondi
mutamenti. Sono basate, pertanto, sul millenarismo. I sostenitori di queste
dottrine puntano spesso a definire la loro religione come destinata a sostituire
le religioni cristiane dell'era dei pesci (che a loro volta hanno soppiantato il
mosaico di religioni dell'era dell'ariete e le religioni babilonesi dell'era del
toro). E' una tendenza spirituale e filosofica "pigliatutto" importata
dagli Stati Uniti alla metà degli anni '80, ed attualmente appare la numero uno
nella competizione fra le sètte. Movimenti
"curativi" Sono quelli che professano una modalità di cura non
riconosciuta dalla scienza medica ufficiale. Il grado di pericolosità varia a
seconda di quanto integrano o sostituiscono tecniche di maggiore spessore
scientifico e nella misura in cui promuovono interazioni con ritrovati
prescritti dai medici. I movimenti "curativi" e/o "di
guarigione" e/o "di auto-guarigione" (reiki) sono estremamente
variati. Il concetto di malattia viene rifiutato, così come quello di morte (=
credenza nella reincarnazione): è l'intelligenza che crea la sofferenza e solo
la fede in sé stessi la rimuove, non l'intervento di professionisti della
salute. Occorre iniettare energia universale nell'organismo, liberando i canali
di energia e tenendoli aperti, anche con la pratica della iperventilazione (che
in realtà serve per generare stordimento e sottomissione). Reclutano adepti
anche tra professionisti della salute, medici o paramedici o omeopati. Il
dominio di componenti "curative" invade la maggioranza delle tendenze
settarie, seguendo l'esempio "new age", fino a "prescrivere"
il rifiuto della medicina ufficiale. Movimenti
"psicoanalitici" Sviluppano varie tecniche pseudo-psicologiche
applicate alla cura dei traumi inconsci. La tendenza "psicoanalitica",
purtroppo, è al terzo posto (in un ipotetico podio già occupato dalla
"new age" e dai movimenti "curativi"). Il danno causato alle
vittime è particolarmente serio (rovina, pazzia, suicidio), poiché in questo
tipo di sètte le tecniche di manipolazione mentale sono estremamente
sofisticate. Movimenti
"satanici" Riguardano pure alcune bands musicali e hanno in
comune le pratiche spiritiche e il ritorno all'adorazione dell'
"avversario" (Satana) della tradizione biblica, con un'abbondante
demonologia di basso livello culturale e inesistente valore teologico. Ispirano
timori che non devono essere presi alla leggera perché, sull'esempio dei
"colleghi" USA e dei Paesi scandinavi, potrebbero abbandonare le loro
attività folcloristiche per azioni criminali: profanazioni di cimiteri,
traffico di droga, maltrattamento e uccisione di animali, reati di sangue… Movimenti
"apocalittici" Predicono tutti un imminente cataclisma mondiale
(come quelli già annunciati dai Testimoni di Geova per il 1874, 1914, 1925 e
1975), riferendosi sia all'Apocalisse del Nuovo Testamento che alle dottrine
induiste dei cicli (reincarnazione e/o metempsicosi). Movimenti
"occulti" Per occultismo si intende il credo nell'esistenza e
nell'efficacia di pratiche (alchimia, astrologia, cartomanzia, chiromanzia,
divinazione, magia, necromanzia, telepatia) che non sono riconosciute né dalla
religione né dalla scienza e che richiederebbero una particolare iniziazione.
L'esoterismo postula l'esistenza di una suprema tradizione dell'uomo
che può essere conosciuta solo attraverso un insegnamento
"segreto". Movimenti
"evangelici", "di preghiera" e "pseudo-cattolici" Sotto questi termini rinveniamo movimenti che,
facendo riferimento alla tradizione cristiana (protestante e cattolica), si
raccolgono attorno a persone (pastori, ex sacerdoti e sedicenti
"catechisti") che sviluppano un atteggiamento da guru. Nel caso dei
gruppi "pseudo-cattolici", le loro dottrine sono generalmente così
lontane dalla teologia della Chiesa da essere escluse dalla sua comunione. Le
tendenze "evangeliche", "pseudo-cattoliche" e "sincretiche",
ad ogni modo, resistono abbastanza bene. Le "piccole chiese" dirette
da falsi vescovi si stanno altresì mantenendo con l'uso caricaturale di rituali
cattolici romani o orientali. Dall'altra parte i movimenti evangelici dominanti,
spesso animati da autentici pastori, naufragati nel ruolo di guru, beneficiano
sempre della libertà di prosperare ai loro margini, offerta dalle strutture
protestanti ufficiali. I gruppi sincretici resistono invece con difficoltà alla
vaghezza "new age". I gruppi di preghiera, infine, basano la loro
attrattiva sulla spettacolarizzazione del sacro e del miracolistico e sulla
discriminazione, per niente cristiana, nei confronti di chi non fa parte della
loro cerchia. Movimenti
"alternativi" Propongono una diversa organizzazione di circuiti
economici, modelli produttivi, commercio mondiale, rapporti umani, aiuti
umanitari (primariamente dedicati alle vittime di fame, guerre, malattie,
catastrofi…), assistenza con promozione di progetti nel terzo mondo e studi
intesi a contribuire alla ricerca sulle cause della povertà e della sofferenza.
Inoltre vorrebbero sradicare la violenza ed eliminare le sofferenze personali, a
mezzo dello sviluppo individuale e della trasformazione sociale. Questo
movimento è incentrato su solidarietà, attività non-violente, non
discriminazione, lotta ai monopòli, cooperative e auto-gestione. Movimenti
"neo-pagani" Mentre dal punto di vista cristiano i pagani sono
membri di popoli non raggiunti dalla predicazione cristiana, o che l'anno
rifiutata, il concetto di neo-paganesimo rivive facendo riferimento a divinità
differenti da quella biblica. I "neo-pagani" generalmente guardano
alla mitologia celtica o scandinava, e anche all'animismo. Movimenti
"orientali" Sotto questo gruppo viene compresa un'ampia diversità
di movimenti che fanno riferimento a religioni e dottrine della metafisica
orientale come Buddismo, Induismo e Taoismo. Movimenti UFO L'ufologia è la credenza in una pluralità di mondi
abitati e nella realtà dei "visitatori dallo spazio". Alcuni di
questi movimenti parlano superficialmente di rapporti fra extraterrestri,
stigmatizzati, personaggi biblici, madonne che piangono ecc. Movimenti
"sincretici" Sotto il termine "sincretico" si colloca
l'insieme eterogeneo di movimenti che presentano una sintesi fra diverse
religioni, comprese le primitive, e anche fra tradizioni orientali e
occidentali.
LA SITUAZIONE LEGALE NEL NOSTRO PAESE Se le sentenze dei tribunali testimoniano molte
illiceità commesse dalle sètte o da alcuni dei loro membri, in realtà
forniscono solamente un resoconto incompleto dei loro molteplici pericoli. Sono
stati osservati, per esempio, diversi casi di abuso della professione medica.
Inoltre sono state pronunciate sentenze in riferimento alla violazione degli
obblighi familiari, in particolare da parte di genitori, seguaci di sètte,
riguardo i figli. Quando poi i fatti non sono apertamente biasimevoli, il
giudice si astiene dal condannare direttamente i genitori-seguaci, ma rifiuta
loro l'esercizio della patria potestà o della custodia. Le sètte inoltre, nel
corso degli anni recenti, si sono rese colpevoli spesse volte di calunnia,
diffamazione a mezzo stampa e violazione della privacy. Diverse decisioni
giurisdizionali testimoniano, inoltre, la pratica assai frequente dell'evasione
fiscale. Si pongono in evidenza, ancora, molteplici casi di truffa, frode ecc.
Infine la giurisprudenza fornisce rapporti di molteplici violazioni delle leggi
sul lavoro o sulla previdenza sociale. Ovviamente non tutte le azioni biasimevoli commesse
dalle sètte vengono sottoposte a giudizio. Ne siamo ben lontani. I giudizi
richiedono, difatti, il sussistere di diverse condizioni spesso difficili da
ottenere: - è necessario, innanzitutto, che la persona che ha
subito un danno ne sia cosciente. Per i seguaci, tuttavia, la regola che viene
loro imposta dal guru è inevitabilmente buona; - è necessario che il seguace prenda sufficiente
distanza dalla setta, di solito mentre la sta lasciando, e soprattutto prenda
coscienza; - è necessario che la parte interessata decida di
sporgere denuncia. Tuttavia questo passo è assai lontano dall'essere
automatico: molti preferiscono "girare definitivamente pagina" su un
periodo traumatico della loro vita; altri si affidano prontamente ad
associazioni di difesa dei consumatori, ma non osano dare inizio a procedimenti
per mancanza di fiducia o timore di rappresaglie. In ogni caso la prova
dell'illecito, così come la responsabilità della sua istigazione, è difficile
da portare, causa l' "originalità" dei reati settari: dove le vittime
sono spesso (considerato il loro momentaneo assenso) veri e propri attori; - è necessario che i fatti corrispondano ad una
incriminazione prevista e sanzionata dalla legge; il che, per esempio, non è
ovvio in casi di manipolazione mentale; - è necessario, infine, qualora si giunga a
giudizio, farlo rispettare: cosa che a volte incontra grandi difficoltà per la
molteplicità dei mezzi che certi movimenti sono in grado di dispiegare
(procedure dilazionatorie, pressioni di ogni tipo, auto-dissolvimento o, molto
semplicemente, fuga all'estero). E' ovvio quindi che i pericoli che certi movimenti
settari rappresentano per l'individuo e per la società siano in realtà più
numerosi, più diffusi e più gravi di quanto la sola lettura di sentenze di
tribunale possa suggerire. L'elenco riportato di seguito raggruppa i pericoli
che il fenomeno settario presenta per gli individui da un lato, e per la società
dall'altro. Pericoli per
l'individuo
- Il primo di essi è la destabilizzazione mentale. Questa espressione va intesa
come destabilizzare qualcuno allo scopo di assoggettarlo all'influenza di
qualcun altro a mezzo di persuasione, manipolazione e/o mezzi materiali. Questa
pratica è oltremodo insidiosa perché è priva di basi scientifiche ed è
esercitata con il consenso della vittima, in modo progressivo. Certi
procedimenti, d'altra parte, sono assolutamente più brutali. Operano, per
esempio, al fine di indebolire l'individuo, imponendogli una disciplina assai
rigorosa o comprimendo il suo spirito critico, con richieste di azioni
ripetitive o preghiere, in modo da ottenere la sua completa obbedienza. Questi
processi, a volte, possono portare i seguaci ad un avanzato stato di stanchezza
patologica. Si nota inoltre, seppure più raramente, il ricorso a tecniche
soporifere che si spingono fino all'ipnosi profonda o alla prescrizione di
farmaci o alla somministrazione di droghe, permettendo alla setta di conseguire
un autentico "stupro psicologico" del seguace. Sulla psiche delle
persone a cui vengono applicate queste forme di destabilizzazione mentale si
possono avere serie conseguenze come depressione, comportamento schizofrenico o
grave stato di dipendenza. Certe sètte, inoltre, rivolgono ai loro seguaci
richieste finanziarie esorbitanti. Di frequente viene posta in evidenza la
rottura del seguace con il suo ambiente di origine. Questo è ovvio con le sètte
che praticano la vita comunitaria. La rottura è più insidiosa, ma altrettanto
reale, all'interno di sètte i cui seguaci continuano, apparentemente, a
svolgere la loro normale vita familiare e sociale, ma il cui impegno li conduce
gradualmente a cessare ogni reale relazione tra il mondo esterno e il movimento
a cui appartengono. Ed è precisamente questo l'obiettivo che il leader della
setta desidera ottenere, offrendo al seguace l'incentivo per dedicare più tempo
possibile alla setta, con i suoi riti e le sue credenze: porre fine ad ogni
contatto con chi potrebbe probabilmente insinuare dubbi nello spirito del
seguace, risvegliare il suo senso critico e, infine, sviarlo dalla setta. Le
pratiche di certe sètte minano l'integrità fisica dei seguaci. Può trattarsi
di maltrattamenti, digiuni forzati, aggressioni, sequestri di persona, omissioni
di soccorso, abusi della professione medica e violenze sessuali, anche a danno
di minori. Pericoli per la
comunità -
Per cominciare, certe sètte presentano un messaggio apertamente antisociale. Il
fatto non è stupefacente: i movimenti che raccomandano pratiche contrarie alla
legge e alla morale pubblica devono ben giustificarle; perciò spiegano spesso
ai loro seguaci perché le leggi e la morale pubblica sono cattive, e che solo i
principi della setta meritano di essere seguiti. Inoltre parecchie
organizzazioni arrecano disturbo alla legalità. Tuttavia è opportuno
specificare che i difficili rapporti con la giustizia di alcune di esse possono
avere due facce: i procedimenti di cui sono oggetto a causa del carattere
punibile o pregiudizievole delle loro azioni; le azioni che esse intraprendono
nei confronti di persone che, secondo loro, danneggiano la loro immagine.
Infatti la maggior parte delle persone che si esprimono pubblicamente sugli
effetti negativi di certi movimenti settari vengono querelate per diffamazione. Si rilevano anche diversi episodi di disturbo
nell'economia: certe sètte, infatti, fanno ricorso a lavoro nero o a forme
diverse di frode e truffa. Ultime, ma non meno allarmanti, sono le infiltrazioni
o i tentativi di infiltrazione che determinati gruppi, sedicenti
"religiosi", metterebbero in opera nel cuore dell'autorità pubblica e
le loro connivenze con le organizzazioni criminali, considerata la mole di
denaro "nero", e quindi incontrollato, di cui dispongono. In Italia,
per esempio, esiste un'organizzazione di potere di cui fanno parte funzionari
statali e pubblici ufficiali "invitati" a prestare un secondo
giuramento: in caso di conflittualità, quale decideranno di violare o di
tradire? Per tale motivo è indispensabile sensibilizzare il personale
amministrativo responsabile, senza cadere nella paranoia, sulla necessità di
dar prova di grande vigilanza; e per evitare, per lo meno, che a sètte e ad
organizzazioni che rientrano in questo ambito vengano assegnati sussidi o
contratti, per ignoranza sulla loro vera natura. Nessuna categoria sociale o
professionale ne è esclusa; e se i giovani sembrano esserne i più colpiti,
nelle sètte in realtà si trovano persone di tutte le età. A queste condizioni
è significativo sapere se gli strumenti legali esistenti siano sufficienti per
affrontarle e cosa la pubblica autorità può fare per meglio ostacolare certe
derive. Le risposte possibili sono: 1)
gli strumenti del diritto esistenti non renderebbero possibile ostacolarle; 2)
il sistema legale in vigore è adatto, ma incompleto; di conseguenza permette di
affrontarle solo in parte; 3)
forse le norme esistenti sono adeguate, tuttavia non vengono applicate in modo
completo e soddisfacente. La risposta a questi problemi, pertanto, passa
attraverso un atteggiamento pragmatico, basato in primo luogo su un'ampia
prevenzione, una migliore applicazione della legge e la modifica di alcuni punti
del sistema legale, compresa la riformulazione del reato di plagio (così come
richiesto, nel lontano 1981, dalla Consulta). Al primo posto ci deve essere il rispetto per
l'ordine e la legalità, vale a dire, in senso lato: pace, sicurezza, salute e
moralità pubblica. Al secondo il rispetto per la libertà e i diritti
del prossimo, relativi a: elaborazioni-dati, schedature, privacy ecc.
(considerato che le sètte, con l'espediente di indagini, sondaggi o test,
inviano a seguaci o non-seguaci questionari contenenti richieste di informazioni
relative a identità, residenza, professione, numero di telefono e personalità
conosciute nei seguenti ambiti: politica mondiale, media, arti, legge e
finanze). Infine, al terzo posto, viene il rispetto per il
principio di laicità, basato su un equilibrio tra libertà di coscienza, di
incontro e di associazione e rispetto per la legge, l'ordine, la tutela dei
diritti e delle libertà del prossimo e la laicità della Repubblica che, pur
consentendo l'espressione di tutte le credenze, deve considerare e contrastare
seriamente i pericoli da esse derivanti. Occorrono regolamenti che, garantendo la libertà di
religione, rendano possibile reprimere i soprusi. Se il movimento spirituale
dispone dei mezzi legali per esistere e svilupparsi, la legge dovrebbe prevedere
un significativo intervento che renda possibile sanzionare gli abusi perpetrati
sotto la copertura dell'esercizio della libertà religiosa. L'associazione, da
parte sua, dovrebbe dichiarare alla prefettura della provincia in cui ha
registrato la sua sede legale, menzionando il titolo e l'oggetto
dell'associazione, l'indirizzo della sua impresa e nome, professione, residenza
e nazionalità della persona che, a titolo non specificato, è incaricata della
sua amministrazione o della sua direzione. Inoltre dovrebbe allegare due copie
dello statuto e rendere pubblica la costituzione dell'associazione, entro un
mese, con un'inserzione in un albo ufficiale, contenente data della
registrazione, titolo e oggetto dell'associazione, e indicazioni relative alla
sede. Infine le sètte dovrebbero essere soggette a controlli del fisco e degli
ispettorati del lavoro: controlli che potrebbero essere già messi in atto e
che, stranamente, non lo sono. Se pertanto i movimenti spirituali beneficiano di
numerose opzioni legali attraverso cui esprimersi, la legge deve rendere
possibile la punibilità degli abusi. Le norme
vigenti in Italia permettono già di penalizzare le "derive" settarie Per convincersi è sufficiente esaminare, per ogni
genere di pericolo settario, i mezzi legali a disposizione delle vittime e delle
autorità. L'elenco che segue contiene i reati commessi più frequentemente
all'interno dei movimenti settari e la cui punibilità è già prevista dal
nostro ordinamento. - violenza carnale, anche a danno di minori (art.
519), corruzione di minorenni (art. 530); - abbandono di minore (art. 591); - violazione degli obblighi di assistenza familiare
(art. 570), inosservanza dell'obbligo dell'istruzione; - ingiurie (art. 594 c.p.), molestie (art. 660); - violenza privata (art. 610); - induzione alla prostituzione (artt. 533 e 534),
atti contrari alla pubblica decenza (art. 726); - circonvenzione d'incapace (art. 643); - stato di incapacità procurato mediante violenza
(art. 613); - trattamento idoneo a sopprimere la coscienza o la
volontà altrui (art. 728); - spaccio e/o somministrazione di sostanze
stupefacenti (v. pagina seguente); - esercizio abusivo della professione medica (art.
348); - abuso della credulità popolare (art. 661); - truffa e/o truffa aggravata (art. 540); - usura (art. 644); - sequestro di persona (art. 605); - omissione di soccorso (art. 593); - istigazione o aiuto al suicidio (art. 580); Ogni violazione dovrebbe portare allo scioglimento di
quei movimenti il cui comportamento risulti contrario alla legge e alla morale o
i cui scopi siano in conflitto con l'integrità del territorio nazionale e con
la Costituzione. Ma raramente si è fatto ricorso alle suddette sanzioni
nell'ambito della lotta alle derive settarie. La legge italiana offre molteplici
strumenti - più numerosi di quelli contenuti nell'elenco riportato - per
evitare i diversi pericoli rappresentati da certi movimenti settari. Il
problema, pertanto, non è riformare un sistema, quanto farlo valere con la
necessaria determinazione. I rischi nel
riconoscere le sètte come religioni a tutto campo Alcuni ritengono che sarebbe opportuno, senza dar
vita a modalità specifiche, riconoscere i nuovi movimenti religiosi come
religioni a tutto campo. Non si comprende, però, come sarebbe possibile
riconoscere come religioni a tutto campo movimenti che, come un certo numero di
sètte, non lavorano per un fine esclusivamente religioso, e presentano pratiche
contrarie all'ordine pubblico, ai diritti e alla libertà del cittadino ed alla
stessa Costituzione (es. art. 18: "Sono proibite le associazioni
segrete…"). Il nostro Paese quindi, che è parte integrante
dell'Unione Europea, dovrebbe tenere presente: a) che
con risoluzione del 22/5/1984, su azione comune degli Stati membri della Comunità
europea, di fronte a diverse infrazioni alla legge compiute da recenti
organizzazioni che operano al riparo della libertà religiosa, il Parlamento
Europeo ha espresso consapevolezza "della preoccupazione che suscitano in
taluni cittadini e famiglie della Comunità le attività di nuove organizzazioni
che operano al riparo della libertà di religione, quando le loro pratiche
ledono i diritti dell'uomo e del cittadino e pregiudicano la situazione sociale
degli interessati"; b)
che con raccomandazione del 5/2/1992, "relativa alle sètte e ai nuovi
movimenti religiosi", il Parlamento Europeo ha proposto di raccogliere
informazioni supplementari sulla natura e le attività delle sètte e dei nuovi
movimenti religiosi; c)
che con altra risoluzione sulle sètte in Europa del 29/2/1996, il Parlamento
Europeo - considerato che "talune sètte, operanti attraverso una rete
trans-frontaliera all'interno dell'Unione europea, praticano attività di
carattere illecito e criminale e commettono violazioni dei diritti
dell'uomo" - ha invitato "i Governi degli Stati membri a non rendere
automatica la concessione dello statuto religioso e a considerare, nel caso di sètte
implicate in attività clandestine o criminali, l'opportunità di togliere loro
lo statuto di comunità religiose, che conferisce vantaggi fiscali e una certa
protezione giuridica"; d)
che con ulteriore recente raccomandazione del 22/6/1999, il Parlamento Europeo
ha ribadito la sua disamina critica, riguardo le "attività illegali delle
sètte". E invece in Italia ci troviamo di fronte a norme e
proposte che eludono queste indicazioni, come nel caso della Legge Mancino del
26 aprile 1993, n. 122 (misure urgenti in materia di discriminazione razziale,
etnica e religiosa); del disegno di legge n. 3947 (presentato il 3/7/1997), che
permette intese con tutte le formazioni religiose senza controllo preventivo; e
dello schema d'intesa del 21/1/2000, con cui il Consiglio dei Ministri ha
approvato la regolamentazione dei rapporti tra Repubblica italiana e Testimoni
di Geova (che considerano "satanico", cioè avversario, ogni singolo
Stato), affinché possano accedere all'otto per mille. Organizzare una
campagna informativa per il pubblico, in particolare attraverso la tv Sarebbe opportuno mettere al corrente l'intera
opinione pubblica sui pericoli che certe sètte possono rappresentare. Infatti
è importante che genitori e educatori siano informati: sensibilizzarli su
questi problemi può influire sull'educazione che trasmettono ai loro figli e ai
loro allievi. Tale informazione si dimostra necessaria anche per evitare che
pubblici funzionari e privati, all'oscuro dell'attività dei movimenti settari,
appoggino in buona fede associazioni dannose. SOSTANZE
STUPEFACENTI UTILIZZATE (ANCHE IN ITALIA) DA SETTE E/O GRUPPI RELIGIOSI (somministrate
ad insaputa degli adepti) Poiché santoni e guru non sono in grado, con le sole
forze dello spirito, di trovare nella meditazione e nella preghiera gli elementi
per incontrare la divinità ed allargare i consensi, si affidano ad un sussidio
illusorio, il mito della droga, che libera le più recondite e fallaci assurdità
della psiche, distruggendo non soltanto la propria mente e la propria vita, ma
anche quelle degli altri (come riuscì molto bene a Carlos Castaneda). Non per
niente nel linguaggio drogastico il "guru" è colui che guida un
"viaggio" con LSD. Si spiega così come le medesime sostanze, con
l'aumentare della quantità, possano risultare via via analgesiche, ipnotiche,
allucinogene ed infine tossiche. L'introduzione in Italia e in Europa di vecchie
e "nuove" droghe, provenienti più che altro dai Paesi del terzo e del
quarto mondo, è dovuta in alcuni casi all'importazione di teorie e pratiche
esoteriche che prevedono l'uso di determinate sostanze non solo per raggiungere
l'estasi, la trance ecc., ma anche per permettere ai santoni di tenere sotto
controllo i seguaci e sottometterli: "moderna" forma di schiavitù.
Alcune delle 30 sostanze che seguono non sono ancora note al grande pubblico né
alle autorità. Aconito: cresce nell'area del mar Mediterraneo e determina
un sensibile rallentamento cardiaco e ipotensione. Dà la sensazione di volare.
La coscienza è lucida fino all'ultimo. Si applica sulla pelle, come un
unguento. Amanita muscaria (e amanita panterina): fungo velenoso
coltivato nella penisola di Kamchatka. Provoca effetti allucinatori ed estasi,
rallentamento del battito cardiaco, aumento di sudorazione e salivazione.
Eliminato con le urine, conserva la sua attività fino a 5 passaggi. Per questo
motivo taluni simpatizzanti "new age", anche nel nostro Paese, allo
scopo di prolungare lo stato allucinatorio, invitano a berle. Amys (o popper): nitrito di amile, distribuito in fiale,
che può provocare flash, dopo inalazione o iniezione. Viene usato come
eccitante sessuale. In alta Italia e in Svizzera è raffigurato, sui muri, con
un omino dal cervello deconnesso, che indica un percorso. Areca catechu: cresce nel sub continente indiano e nel sud-est
asiatico. Abbinata ad altre erbe suscita euforia. Ayahuasca: originaria del Perù, provoca allucinazioni e viene
somministrata per scopi pseudo-divinatori o telepatici. Può generare gravi
intossicazioni epatiche. E' usata dalla setta "Santo Daime" o
"Unione dei Vegetali", presente anche in Italia. Il suo principio
attivo è la banisterina. Banisteria (detta telepatina): cresce nelle regioni tropicali e
sub-tropicali del continente americano. Provoca la sensazione di essere dotati
di facoltà extrasensoriali. Belladonna: cresce in Europa e Asia. Produce eccitamento,
delirio, vertigini, disturbi visivi e auditivi. Bufotenina: allucinogeno
estratto dalla pelle di rospo e citato nel cosiddetto "breviario delle
streghe". Burundanga: polvere inodore e incolore estratta da un arbusto (borrachera),
tipico dell'area tropicale andina (Colombia). Genera ipnosi chimica, annulla la
volontà, provoca perdita di memoria ed è utilizzata nelle cerimonie religiose.
Ogni anno almeno 6000 persone, a Bogotà, finiscono
all'ospedale a causa di questa droga. Viene fatta assumere alle donne per
abusare di loro, senza che possano rendersene conto. Claviceps: cagiona debolezza fisica, alterazioni visive,
deliri e depersonalizzazione. Il suo principio attivo contiene LSD, utilizzato
dalla setta buddista giapponese "Zen" (da cui "instant zen":
stato allucinatorio istantaneo, senza meditazione) e, purtroppo, propagandato su
internet dalla IFIF (International Foundation Intern Freedom):
http://www.interverse.com/~leary/archives/text/Archives/Millbrook/IFIFApp.html Coca: è estratta da una foglia omonima che cresce nelle
Ande. Chi la consuma cerca energia, potenza e una forte dose di stimolazione
sessuale. Può provocare deliri e allucinazioni e, a lungo andare, gravi
problemi cardiaci. E' usata (oltre che dai cosiddetti "vip")
all'interno di sètte di ispirazione orientale e "new age". Cohoba: pianta in polvere allucinogena di Haiti, usata per
le estasi nelle cerimonie religiose. Corydalis: comune in Europa e in Canada, provoca catalessia e
perdita dell'iniziativa motoria e della capacità di modificare una posizione. Datura (o yerba del diablo): si trova sempre nel Messico e
in Arizona. Suscita allucinazioni, estasi, effetti "magici" (nei
cosiddetti "stregoni"), senso di forza e onnipotenza. In Ecuador viene
data ai bambini "difficili" perché si crede che, dopo l'assunzione,
gli spiriti degli antenati tornino a sedarli. Ecstasy: anfetamina con allucinogeno. La sua larga
diffusione in discoteca e la possibilità di produrla in la-boratorio l'hanno
resa accessibile a tutti, anche se non si sa con precisione cosa contenga una
cosiddetta "pa-sticca". Assunta per via orale, attiva le funzioni
psichiche, generando parole fluenti e rapporti facili. Provoca dilatazione delle
pupille, dimagrimento, schizofrenia, stati alterati di coscienza e gravi
problemi cardiaci. GHB: sostanza di laboratorio, chiamata anche
"ecstasy liquida", priva di odore e colore e leggermente salata.
Provoca ipnosi chimica e danni irreparabili agli organi interni. E' facilmente
somministrabile con qualunque bevanda; se però viene assunta insieme ad altre
droghe e/o all'alcool, costituisce un cocktail mortale. Ha effetti disibinitori
e aumenta le prestazioni sessuali. Viene fatta assumere alle donne per abusare
di loro senza che possano reagire. Effetti collaterali: vertigini, nausee e
incontinenza. La sua formula, purtroppo, è riportata su internet:
http://www.lycaeum.org/drugs/GHB/ghb-instructions.html Ipomoea tricolor (e rivea corymbosa o yerba del serpiente):
cresce anch'essa in Messico e provoca perdita di coscienza, depersonalizzazione,
apatia e produzione di visioni. Kat: erba dello Yemen e dell'Etiopia usata come
allucinogeno e afrodisiaco. Kawakawa: radice di pianta polinesiana, con effetti simili
all'alcool ed alla marijuana. Provoca rilassamento, euforia e talora percezioni
psichiche alterate. Mandragora: radice afrodisiaca e velenosa, produce ebbrezza ed
effetti narcotici. Chi dice che guarisce dalla sterilità afferma il falso. Marijuana (e hashish): foglie e fiori di erba, seccati e
trinciati, o resina estratta dalla stessa pianta. E' la più consumata nel
mondo; provoca immaginazione, percezioni, distacco dalla realtà, disturbi della
memoria e deficit immunitari. Nymphaea ampla: vive in Messico e determina stati di trance
con apparenti facoltà visionarie. Orange mushrooms: fungo allucinogeno arancione. Peganum harmala: pianta ornamentale presente in Russia,
Francia, Spagna ed Egitto. Determina euforia, senso di leggerezza,
allucinazioni, convulsioni e pseudo-predizioni. In Italia cresce spontaneamente
solo nei dintorni di Cagliari. Peyotl: nasce negli Stati Uniti e nel Messico. Produce
ebbrezza, allucinazioni colorate, visioni terribili e riduzione del campo
visivo. Dal peyotl si isola la mescalina, in grado di modificare la coscienza in
maniera profonda. E' usata dalla setta "Chiesa di Cristo del Peyotl"
che adora questa sostanza al posto dell'ostia. Psylocibe: fungo "sacro" presente ancora in Messico,
chiamato pure "teonanacatl". Determina allucinazioni, sensazione di
volare, di chiaroveggenza e di trasmissione del pensiero. STP: allucinogeno sintetico che provoca "viaggi
cattivi", contrariamente a quanto affermato (cioè che sia stato inventato
dagli angeli dell'inferno per produrre serenità e pace). Stramonio: originario del mar Caspio, è ormai presente su
tutte le sponde del Mediterraneo. Provoca gli stessi effetti della belladonna.
E' detto "erba del diavolo" (come la datura). Tabernanthe iboga: cresce nel Congo. E' utilizzata per
combattere la fatica e ottenere l'estasi. Volubilis: estratto allucinogeno di due piante rampicanti. CONCLUSIONE Difficile da definire e neppure facile da misurare,
oltre che impossibile da afferrare nel suo insieme, il fenomeno settario non
costituisce per questo una realtà meno tangibile nel mondo contemporaneo:
espressione di molteplici movimenti spirituali, distinti dalle religioni
tradizionali, caratterizzati da pratiche e credenze specifiche, è difatti
strettamente collegato ai maggiori problemi sollevati dall'attuale società,
considerato il declino delle religioni tradizionali, il cambiamento delle
strutture familiari, la messa in discussione dei valori morali, la crisi
politica, economica e sociale. In un certo qual modo ne è addirittura il
riflesso. Se la sua diversità e complessità impedisce di rendere conto con
precisione della sua evoluzione quantitativa e qualitativa, nell'ultimo decennio
il fenomeno settario si è sviluppato a dismisura in Italia e all'estero, sia
come numero di organizzazioni che di seguaci e di simpatizzanti. Le informazioni e le testimonianze in ns. possesso
non lasciano dubbi sul fatto che quanto portato alla luce dalla giustizia e
dall'informazione costituisce soltanto uno sguardo parziale sui pericoli
prospettati dalle sètte, che nei fatti sono più numerosi, vasti e seri.
Ovviamente lo Stato non può permettere che nel suo seno si sviluppi ciò che,
dopo attenta riflessione, è parte di un autentico flagello. Restare passivi
sarebbe da irresponsabili, non solo verso chi ne è rimasto o ne è toccato, ma
riguardo i principi democratici su cui si basa la nostra Repubblica. Il miglior
modo per contrastare lo sviluppo delle sètte pericolose non deve essere di
carattere eccezionale, sotto forma di una legislazione anti-sètte. La portata
del nostro apparato legale non rende necessaria una legislazione specifica, che
potrebbe un giorno essere utilizzata in uno spirito di limitazione della libertà
di pensiero. La cosa essenziale, pertanto, è fare un uso corretto e completo
delle disposizioni esistenti, visti i proclami dei nostri politici
sull'educazione alla legalità e considerando che la loro applicazione
sistematica e rigorosa in alcuni casi ha reso possibile lottare con efficacia. A
questo scopo è necessario, in primo luogo, conoscere meglio - e pertanto
istituire un osservatorio ad hoc - e, in modo particolare, far conoscere meglio
il fenomeno e i pericoli che possono sorgere. Appaiono inoltre auspicabili
alcuni aggiustamenti alla legislazione esistente, oltre la riformulazione del
reato di plagio. Infine è importante che gli ex seguaci possano
ricevere aiuto, al fine di reintegrarsi nella società. La stesso aiuto dovrebbe
essere garantito ad ex promotori e/o fondatori di sètte che volessero cambiare
vita. Anche se nel nostro Paese non ci sentiamo minacciati
da episodi di violenza, tipo Waco (Texas), o da attentati come quello compiuto
dalla setta Aum nella metropolitana di Tokyo, i germi di drammi di questo tipo
e/o di fanatismo millenaristico sono presenti e la prevenzione, insieme
all'applicazione delle norme esistenti, diventano essenziali, se non si vuole
intervenire in ritardo, dopo aver assistito - impotenti - a qualche nuova
inattesa tragedia, non escludendo episodi di giustizia privata: come è, qualche
volta, desiderio dei familiari delle persone irretite. A dimostrazione di quanto evidenziato, elenchiamo
alcuni fatti di cronaca verificatisi negli ultimi due anni (98/99) in Italia,
che confermano la pericolosità del fenomeno settario. *Aprile
’98 - Torino, indagine dei carabinieri per violazione di sepolcro nel cimitero
di Grugliasco e presumibili rituali “satanici”
*Maggio ’98 - Pescara, indagato dalla magistratura
il “santone” Ernani B., già con precedenti penali, per circonvenzione
d’incapace e truffa ai danni di una famiglia italiana residente in Svizzera:
si era fatto dare, a più riprese, 600.000 franchi per “consulenze
esoteriche” (in realtà i soldi servivano per finanziare una setta) *Maggio
’98 - Genova, arrestato Donato Bilancia, l’autore dei delitti delle
prostitute e degli omicidi sui treni, appassionato di magia e riti satanici
(ingannato dai carabinieri che, con la scusa della lettura dei fondi di caffè,
recuperati al bar, risalgono al suo Dna)
*Maggio ’98 - Cagliari, controlli da parte delle
forze dell’ordine per cercare di individuare fantomatici individui che
chiedono offerte, porta a porta, a nome di Padre Pio *Agosto
’98 - La Spezia, indagini della polizia su alcuni resti di “messe nere”
tra i ruderi di un castello
*Ottobre ’98 - Treviso, chiesti 7 anni di
reclusione per un sedicente “prete guaritore” argentino (Ricardo J.
Arganaraz) che ha chiesto 1 miliardo e 300 milioni di lit. a una “cliente”
per "guarire" sorella e nipote malate *Ottobre
’98 - Bologna, profanata una chiesa per eseguire una “messa nera”
*Ottobre
’98 - Foggia, omicidio Roccia, indagini su riti satanici, furti sacrileghi e
sacrifici
*Ottobre
’98 - Foggia, denunciata setta dedita al culto della dea Iside che attira i
giovani tramite lo spiritismo
*Ottobre
'98 - Roma, don Claudio Gatti, fondatore del "Movimento Impegno e
Testimonianza", incorre nella sospensione "latae sententiae" per
decisione del cardinale Camillo Ruini; a tutti i membri della setta è fatto
divieto di celebrare l'Eucarestia
*Novembre
’98 - Varese, profanata la chiesa di Cantello
*Novembre ’98 - Lecco, profanato il cimitero di
Consonno *Novembre
’98 - Modena, arrestate 7 persone per abusi sessuali, durante messe nere, ai
danni di minori “sacrificati a Satana” (coinvolti anche i genitori) e
associazione a delinquere, profanazione di cimiteri, vilipendio della religione
*Novembre
’98 - Modena, satanismo e pedofilia, la polizia indaga su internet
*Novembre
’98 - Vicenza, condannato a 16 mesi di reclusione ed a un risarcimento di 40
milioni di lit. il fondatore della setta “Astrum Argentium”, per aver
abusato di cinque minorenni
*Dicembre
’98 - Padova, inizia il processo nei confronti del “santone” Gabriel
Basmahdji (sedicente “ministro della chiesa ortodossa dei siriani d’Italia)
per violenza carnale, atti di libidine violenta e sequestro di persona
all’interno della sua comunità
*Dicembre
’98 - Genova, la polizia trova tracce di riti satanici ai Piani di Prà
*Dicembre
’98 - Bologna, scoperta e denunciata una nuova setta satanica
*Dicembre
’98 - Novara, scoperti rituali satanici su una statua di Gesù bambino
*Dicembre ’98 - Bari, donna Testimone di Geova
muore, dopo aver dato alla luce un bambino privo di vita, perché il marito si
oppone alla trasfusione di sangue *Gennaio
’99 - Genova, profanato cimitero di Sampierdarena, scoperti riti necrofili e
foto accanto a scheletri
*Febbraio
’99 - Pordenone, pretore ordina la trasfusione di sangue per un ragazzo di 17
anni in gravi condizioni di salute, figlio di Testimoni di Geova
*Febbraio
’99 - Roma, denunciata una sedicente “sensitiva, maestro-reiki” per aver
organizzato seminari di auto-guarigione a pagamento (dal costo oscillante tra le
100 mila lit. e i 15 milioni) e sedute di psicanalisi, priva di alcun titolo
specifico e senza rilasciare ricevute fiscali, coinvolgendo minori e
handicappati
*Marzo ’99 - Cagliari, indagini della Digos su
Scientology dopo il sucidio di un ragazzo di 20 anni *Aprile
’99 - Cagliari, denunciata una “santona” di Dusseldorf e il fantomatico
“Centro di Luce” (composto da soli cittadini stranieri) per aver messo in
atto, senza competenze specifiche, pratiche di guarigione e rituali a pagamento,
senza rilasciare ricevute fiscali
*Aprile
’99 - Firenze, 15 persone, ex Hare Krisna, occupano una scuola
dell’associazione in attesa che il “guru”, che ha messo sù un ingente
patrimonio privato, restituisca loro il denaro versato per fini
"sociali"
*Maggio ’99 - Sassari, i carabinieri indagano su
messe nere e satanisti dopo aver scoperto altari improvvisati, profanazioni
sacrileghe, sacrifici di animali ecc. *Luglio
’99 - Roma, in occasione della beatificazione di padre Pio i carabinieri
trovano un ordigno vicino alle antenne di Radio Vaticana e scoprono in diverse
grotte (dove vengono praticati riti satanici) scritte inneggianti il maligno e
sangue di animali sgozzati
*Luglio
’99 - Roma, denunciata alla Procura della Repubblica un’associazione
pseudo-religiosa che ha chiesto 800 milioni di lit. a un’adepta senza
rilasciare ricevute fiscali
*Luglio ’99 - Reggio Calabria, denunciato
all’autorità giudiziaria un sacerdote di San Benedetto del Tronto per aver
irretito una ragazza di 30 anni, poi rinchiusa in convento: a ottobre la Procura
richiede l’incidente probatorio e una visita psichiatrica della vittima *Agosto
’99 - Milano, denunciato alla Procura e al Ministero della Sanità il
“Centro Ricerche & Studi Psico-scientifici” che usa la tecnica del sogno
guidato per chiedere denaro ai clienti senza rilasciare ricevute fiscali
*Agosto ’99 - Brescia, denunciata la società
“Arcana Center” per aver approfittato dello stato di salute mentale di un
anziano e aver chiesto continuamente somme di denaro, senza il rilascio delle
ricevute fiscali *Settembre ’99 - Roma, segnalati ai Ministeri
dell’Interno e delle Comunicazioni due fantomatici gruppi (“Centro
Dimensione X” e “Ordine Segreto delle Sacerdotesse di Helios”), che si
pubblicizzano con annunci economici sui giornali alla ricerca di “adesioni
femminili per il Giubileo”, e società che utilizzano le linee 166 per servizi
di cartomanzia che, in realtà, sono solo servizi erotici che favoriscono la
prostituzione *Ottobre
’99 - Pistoia, denunciata alla magistratura una fantomatica cooperativa
(“Cosmo”) che, facendo leva sulla religione e la tecnica del “love bombing”
mette in vendita una piastrina “miracolosa”, senza rilasciare ricevute
fiscali, grazie alla quale ha già messo da parte 400 milioni di lire
*Ottobre
’99 - Roma, la polizia, dopo la querela di un’ex adepta, denuncia 7
satanisti della setta “Burgum” per associazione a delinquere, truffa,
violenze sessuali e maltrattamenti di animali
*Ottobre
’99 - Bari, arrestato per molestie un falso sacerdote che
faceva esorcismi, collezionava teschi e foto porno e diceva di vedere la madonna
*Ottobre '99 - Roma, iniziato il processo ai
responsabili della setta "Volontari della Carità"; descritti nei
minimi particolari i rapporti sessuali di una falsa benefattrice con i minori
che raggirava e sfruttava *Ottobre ’99 - Cagliari, denunciata all’autorità
giudiziaria e a vari Ministeri l’associazione di ispirazione orientale
“Sahaja Yogis”, che mette in atto in tutta Italia cure di varia natura,
anche per patologie gravi (priva di competenze e/o autorizzazione specifiche) e
recluta adepti a pagamento, senza rilasciare ricevute fiscali *Novembre '99 - Roma, 5 arresti, 17 avvisi di
garanzia e perquisizioni in altre 7 città (Treviso, Milano, Torino, Lucca,
Bologna, Rieti e Bari), nei confronti di un gruppo di satanisti, per
associazione a delinquere, estorsione, truffa, violenze sessuali, maltrattamenti
di animali e detenzione di droga per fini di spaccio *Dicembre '99 - Firenze, in preda a un raptus, A.U.
si scaglia contro le vetrate del Duomo di Firenze, rompendole, affermando di
essere l'Anticristo ALCUNI
DATI STATISTICI -
Costo complessivo annuo sostenuto dagli italiani per il solo ingresso in
un gruppo o in una setta: 50
miliardi di lit. (aumenta con i vari gradi di iniziazione) -
Segnalazioni giunte ai nostri recapiti in 6 anni di attività: c. 1200
(il 60% anonime) -
Sètte e/o gruppi “esoterici” in Italia, censiti dalla ns. associazione: c. 650 -
In Europa: 1.100 (fonte Unione Europea-Televideo) -
Su internet (italiani e stranieri): c. 1.000 -
Movimenti "religiosi" in Italia: c. 60 Suddivisione numerica (delle sètte e/o gruppi
“esoterici), per regioni
Lombardia
104 - Lazio 73 - Piemonte 69 - Toscana 55 - E.
Romagna 53 - Veneto 49 - Campania 43 - Liguria 35 -
Sicilia 33 - Friuli V. G. 19 - Puglia 18 - Calabria 16
- Marche 15 - Umbria 13 - Sardegna 10 - Trentino A. A. 9
- Abruzzo 8 - Valle D’Aosta 4 - Molise 4 - Basilicata 1 Suddivisione numerica percentuale, per aree
geografiche
Nord:
c. 57% - Centro: c. 25% -
Sud e Isole: c. 18%
Regioni
da cui arrivano più segnalazioni: Lombardia, Lazio, Veneto, Piemonte, Sardegna Città:
Milano, Roma, Torino, Cagliari, Napoli Solo 4 persone su 100 sporgono denuncia
- su 5000 c. abusi all’anno, quindi, ne emergono solo 200 c.:
per paura di minacce, ricatti, ritorsioni, vergogna ecc.
-
Età media cittadini coinvolti: 45 anni
-
Distinzione per sesso: donne 60%, uomini 40%
-
Titolo di studio: 31% lic. elementare, 39% lic. media, 30%
diploma e/o laurea
- Situazione
tra gli studenti universitari: sondaggio del settimanale "Mai Dire
Italia" (Ca): 1.500 intervistati 885
studenti hanno abbandonato gli studi; circa il 96% -
849 - dichiara di essersi ritirato: a)
per aver trovato lavoro (425 studenti = 50% c.), b)
per le difficoltà incontrate nello studio (263 studenti = 31% c.), c)
per voler cambiare indirizzo (161 studenti = 19% c.). Il 4% c. di
essi (36 su 885) afferma inoltre di essersi ritirato per seguire dottrine e
discipline "occultistico-esoteriche"
e/o "new age". Distinzione per sessi: 13
donne, 23 uomini. Oltre il
50% di coloro che si sono dedicati all'esoterismo (19) dichiara poi che negli
ultimi due anni (prima dell'abbandono) non ha studiato né sostenuto alcun
esame, perché impegnato all'interno di una sètta. -
Cittadini italiani che hanno rapporti con le sètte: 3-4 milioni
-
Famiglie coinvolte: 1-2 milioni
-
Problemi dominanti: sentimentali, di salute, economici, di lavoro e (solo
marginalmente) spirituali
Per ulteriori delucidazioni siamo a disposizione al
numero telefonico 0338/8385999. Ringraziamo anticipatamente e cogliamo l'occasione
per porgere cordiali saluti. Roma,
11/2000 Comitato
italiano di volontariato fondato nel 1994 senza scopo di lucro, autofinanziato,
sostenitore
del progetto Educare alla legalità
di LIBERA, Associazioni, Nomi e
Numeri contro le mafie,
e dell'
<< Osservatorio Europeo sulla Legalità e la Questione Morale
>>
--------------------- Alla c.a. Presidenza
della Repubblica, Presidenza del
Consiglio, Presidenze di Camera dei
Deputati e Senato
della Repubblica, Ministeri di Grazia
e Giustizia, Interno, Pubblica Istruzione e
Sanità Oggetto:
petizione popolare per la riformulazione del reato di plagio Fino
al 1981 esisteva in Italia nel codice penale l'articolo 603, riguardante il
reato di plagio, che recitava: "Chiunque sottopone una persona al proprio
potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione, è punito con la
reclusione da 5 a 15 anni". Di tale articolo la Corte Costituzionale ha
sancito l'incostituzionalità, con sentenza del 18 giugno 1981, ritenendolo
impreciso ed indeterminato, ma non perché abbia inteso dichiarare inesistente
un reato che esisteva. Il plagio in realtà non solo esisteva, ma continua ad
esistere; ed oggi è perpetrato in maniera dilagante, nella certezza
dell'impunità. Tant'è vero che la stessa Corte Costituzionale aveva
raccomandato la ridefinizione dell'articolo 603. Da
allora sono trascorsi quasi 20 anni, senza che si sia provveduto a reinserire,
con una formulazione più precisa e determinata, la configurazione del reato in
questione. Questo vuoto di legge è servito, da una parte, a creare nella
pubblica opinione la convinzione che il plagio non esista più; dall'altra a
dare la possibilità ai manipolatori della mente umana di continuare ad usare e
rafforzare le loro tecniche con tutta tranquillità, sapendo, con arrogante
certezza, di non correre alcun rischio legale. Tutto ciò spiega il dilagare in
Italia di attività, pericolose e devastanti per l'individuo, di singoli e/o
organizzazioni di potere, anche mascherate da religioni, che con i loro sistemi
ultra collaudati riescono a separare e distruggere le famiglie, allontanando
figli e genitori. E' da notare che il soggetto psicologicamente
manipolato viene ridotto in uno stato di sudditanza psicologica tale da
determinare l'alterazione di ogni suo comportamento: alterazione chiaramente
visibile sia da parte dei familiari che da persone esterne alla famiglia che
conoscono il soggetto. Per
arginare il diffondersi a macchia d'olio di tali drammatiche situazioni, per
sostenere il primo e fondamentale diritto dell'uomo, cioè quello di essere
mentalmente libero, per aiutare milioni di persone che non possono fruire di una
legge che consenta loro di soccorrere il familiare-vittima, diventa
particolarmente urgente colmare il vuoto legislativo esistente. D'altra parte
esiste da anni uno schema di delega legislativa per l'emanazione di un nuovo
codice penale che, all'articolo 61, riprevede il reato di plagio, configurandolo
tra i delitti contro l'integrità psichica. Per tali motivi chiediamo che non si
continui a trascurare un problema di vitale importanza, come quello evidenziato,
che allo stato attuale investe gran parte della società e che, facendo scempio
di tutti i valori morali, distrugge alla radice l'integrità dell'istituzione
naturale per eccellenza: la famiglia. Chiediamo
che si provveda con la massima urgenza ad affrontare e superare la carenza
legislativa in questione, che rende vani i principi fondamentali della
Costituzione, tenendo presente che il plagio, per i danni irreversibili che
produce, dovrebbe essere considerato alla stregua di malattia mentale e punito
al pari dell'omicidio, così come avviene in altre nazioni. Cagliari,
ottobre 2000
per "Antiplagio", prof. Giovanni Panunzio (coord. naz.)
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